Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
miele

Le Api, il miele, l’alveare – Incontro divulgativo in presenza, 29 maggio

Domenica 29 maggio dalle 10.30,  a Roma presso il Centro di Via Siderno 1 (zona Statuario), si terrà l’evento divulgativo

“Le Api, il miele, l’alveare, il loro ruolo nell’ecosistema, i rischi di una loro estinzione”(Locandina)

dedicato al nostro collega Dott. Fabrizio Gamberale, a quasi un anno dalla sua prematura scomparsa.

Interverranno Daniela Tempestini e i due esperti dell’IZS Lazio e Toscana Marcella Milito e Marco Pietropaoli.

Nel corso dell’iniziativa si potranno gustare vari tipi di mieli offerti dagli apicoltori.

“Sicurezza alimentare nei prodotti dell’alveare”. Roma 30 aprile – In presenza e on line

Data: sabato 30 aprile, h 09.30-17.

Sede: in presenza IZS Lazio e Toscana (IZSLT), sede di Roma, via Appia Nuova, 1411;
da remoto tramite piattaforma dell’IZSLT.

Organizzazione: IZS Lazio e Toscana e Gruppo Api Sparse.

Destinatari: apicoltori, veterinari, biologi, chimici, farmacisti, tecnici della prevenzione,
tecnici di laboratorio e altre figure interessate.

ECM: 5 crediti.

Iscrizione: tramite il Portale della Formazione dell’IZS Lazio e Toscana entro il 27 aprile; il 28 aprile la segreteria
comunicherà l’esito della ammissione e il link per collegarsi alla piattaforma.

N. massimo in presenza: 30 (specificare per mail – formazione@izslt.it – questa opzione)

N. massimo da remoto: 50

Criteri di selezione: data iscrizione. Priorità per gli apicoltori e per chi opera in apicoltura.

Focus: La melissopalinologia

 

 

 

 

Tra le diverse tipologie di analisi condotte dall’Unità Operativa di Apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana “M. Aleandri” viene eseguita anche l’analisi melissopalinologica sul miele, alimento che le api elaborano a partire dal nettare raccolto sui fiori.

Cosa è l’analisi melissopalinologica, a cosa serve

Si tratta di un’analisi microscopica effettuata sul miele che permette di osservare quale polline è presente in esso e in che quantità; nel miele rimane infatti  traccia del polline proveniente dai fiori visitati dalle api.

Il fine è quello di comprendere la sua ”origine botanica” (cioè dal nettare di quali fiori proviene e se ci troviamo di fronte ad un miele monoflora, millefiori o di melata) e la sua”origine geografica” (cioè da quale area geografica proviene).
Ciò permette in primo luogo di valorizzare il nostro campione anonimo di miele, che viene in questo modo caratterizzato individuando  le essenze botaniche ed il paesaggio naturale di provenienza, responsabili delle sue particolari composizione, contenuto pollinico, colore, odore e aroma.

L’analisi melissopalinologica effettuata dall’istituto è di tipo “qualitativo”: dopo centrifugazione di una soluzione di miele i granuli di polline e gli elementi indicatori di melata sono osservati, identificati e contati al microscopio su un vetrino. Lo spettro pollinico che si ottiene viene interpretato tenendo conto dei tipi pollinici riscontrati, della loro quantità, delle loro associazioni e della quantità di indicatori di melata rinvenuti, confrontando questi risultati con le caratteristiche organolettiche e fisico chimiche del campione di miele in esame.

Espressione dei risultati
polline dominante >45%
polline di accompagnamento 16-45%
polline isolato importante 3-15%
polline isolato <3%

 

Cosa fa l’IZS Lazio e Toscana

L’Unità Operativa di Apicoltura ha eseguito, dal 2010 ad oggi, analisi melissopalinologiche per l’origine botanica su campioni di miele provenienti soprattutto dagli apiari di apicoltori professionisti ed hobbisti del Lazio e della Toscana, ma anche da altre regioni d’Italia e dall’estero.

Le analisi sono state effettuate nell’ambito di autocontrollo, controlli ufficiali, ricerche e progetti.
Attualmente sta portando avanti un Piano Regionale di Monitoraggio per la verifica della denominazione di vendita ed origine del miele.

L’analisi melissopalinologica per l’origine geografica può essere effettuata anche sulla pappa reale per accertarne la provenienza italiana od estera.

L’identificazione botanica inoltre può essere eseguita sulle pallottole o sulle scorte di polline, con valutazione quantitativa del raccolto delle api.

Le analisi vengono eseguite partecipando a dei Ring Test che permettono al personale di laboratorio, già formato attraverso appositi corsi ed esami, di verificare annualmente la propria preparazione.

 

DOSSIER FOTOGRAFICO

 

 

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