Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Ieri ed oggi

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L’Istituto nasce nel 1914 come Sezione Zooprofilattica presso l’Istituto Zootecnico Laziale di Roma per la lotta alle malattie infettive del bestiame.

Nel tempo, dopo aver esteso la competenza alla Toscana, l’Istituto articola e differenzia le sue prestazioni sino a diventare la realtà sanitaria di oggi, caratterizzata da un’alta specializzazione dei servizi diagnostici, da avanzate attività di ricerca e di formazione di rilievo nazionale e internazionale nelle aree della sanità e benessere animale, della sicurezza degli alimenti e dell’igiene degli allevamenti.

  • Gli esordi
  • Il consolidamento
  • Il cammino verso il presente
  • Il presente

1914 -1918: istituita la Sezione Zooprofilattica presso l’Istituto Zootecnico Laziale di Roma in località Capannelle, nel Comune di Roma

L’incarico di organizzare la “Sezione” fu affidato al Dott. Giulio Alessandrini, medico chirurgo dell’Istituto di Igiene dell’Università di Roma.

Quattro gli scopi programmatici stabiliti: diagnostico, profilattico curativo, di studio, di propaganda.

1934: Regio Decreto 6 dicembre 1934-XIII “Istituzione di un Consorzio pel funzionamento della Stazione Zooprofilattica Sperimentale di Roma”, a cui aderiscono le provincie di Frosinone, Viterbo e Roma. Al Consorzio, regolato mediante apposito statuto, potranno aderire altre province e altri Enti Pubblici.

1935: viene assunto con la qualifica di “Aiuto” il Prof. Vittorio Zavagli, con il compito preciso di organizzare la Stazione. L’Ente assume la denominazione di Stazione Zooprofilattico Sperimentale di Roma con giurisdizione sul Lazio e sotto il controllo amministrativo della Giunta Amministrativa della Prefettura di Roma. Sulla fine del 1935 una piccola stalla per animali da esperimento viene trasformata temporaneamente in un rudimentale “Laboratorio di diagnosi”, fornendolo di un microscopio e di un’autoclave, mentre si iniziavano i lavoro murari per la costruzione della sede e degli annessi.

1940: il Prof. V. Zavagli, dopo un biennio di attività di “facente funzione”, viene nominato Direttore stabile a tutti gli effetti. Nel 1967 fu conferito al Prof. Zavagli l’Attestato di benemerenza al merito della sanità pubblica da parte del Presidente della Repubblica, a testimonianza della sua valenza scientifica.

    Gli è stata intitolata la Sala Conferenze della sede di Roma.

1941: La crescente fiducia dimostrata dalle organizzazioni agricole locali e la febbrile attività del nuovo Ente favoriscono un importante sviluppo, sino a che nel 1941 inizia la produzione del vaccino antiaftoso per far fronte alle numerose richieste del Lazio, del resto dell’Italia centro-meridionale e delle Isole.

L’attività diagnostica e la preparazione di prodotti immunizzanti nel periodo 1936-1941 sono veramente significative.

1946: parallelamente alle attività di diagnostica e profilassi cresce la ricerca scientifica, che viene divulgata con la rivista a diffusione internazionale Zooprofilassi, edita dal 1946 al 1972.

1952: il territorio di giurisdizione si allarga alla Toscana e con Decreto del Presidente della Repubblica la stazione assume la denominazione di “Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Lazio e della Toscana” con sedi principali a Roma e a Pisa.

Erano già state realizzate le sezioni diagnostiche di Firenze, Grosseto, Macerata, Pistoia e Viterbo.

Nei primi decenni di vita l’attività si è concentrata sulle malattie infettive e diffusive del bestiame, nei confronti delle quali sono stati messi a punto e sperimentati 30 diversi prodotti immunizzanti, che costituivano la fonte primaria di finanziamento.

A partire dal 1945 viene posta attenzione alla fecondazione artificiale e ai problemi della sterilità, quindi realizzato il Centro tori a Pisa.

Dopo il 1960, anche con il contributo delle Camere di commercio, vennero istituite le sezioni di Arezzo, Rieti e Siena.

1970: Legge n. 503 ‘Ordinamento degli Istituti zooprofilattici’. Riconoscimento e valorizzazione delle finalità di pubblico interesse delle attività svolte dagli istituti zooprofilattici (IIZZSS), attribuendo loro la connotazione di enti sanitari di diritto pubblico dotati di personalità giuridica e sottoposti alla vigilanza del Ministero della sanità, che impartiva le direttive e ne coordinava il funzionamento attraverso le Regioni.

La legge n. 503 elencava i compiti fondamentali in tema di diagnostica delle malattie animali e delle zoonosi, di controllo degli alimenti di origine animale e dei mangimi, di ricerca sperimentale, di formazione, di produzione di presidi immunizzanti e di reagenti diagnostici.

1972: il Prof. Enzo Fontanelli è nominato Direttore facente funzione

1975: legge n. 503 “Trasferimento di funzioni statali alle Regioni e norme di principio per la ristrutturazione regionalizzata degli Istituti zooprofilattici sperimentali’’che definiva le competenze dello Stato e le funzioni trasferite alle Regioni, confermando i compiti contenuti nella legge n. 503/1970 e introducendo il principio che le Regioni potevano affidare agli IIZZSS compiti aggiuntivi oltre a quelli definiti.

1976: il Prof. Mariano Aleandri viene nominato Direttore. Guida l’Ente per quasi un ventennio e ne caratterizza profondamente l’immagine e l’attività, grazie ad una personalità di gran spessore scientifico e culturale e alla intensa abnegazione per l’Istituto. Nel 2014 gli viene intitolato l’Istituto, che da quel momento si chiamerà Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Il Prof. Aleandri dirige l’Istituto con il  costante e qualificato apportato del Segretario generale Dott. Cosimo Barone.

Con Decreto del 4 dicembre 1976 il Ministro della Salute istituisce presso la sezione di Pisa il Centro di Referenza per l’Anemia Infettiva Equina.

 Dagli anni ’80 è andato completandosi il processo di crescita dell’Istituto con un impegnativo lavoro di reimpostazione, scandita attraverso una specifica ridefinizione sulla base dell’evoluzione e dello sviluppo dei diversi settori di diagnostica e di ricerca.

Nel 1987 viene avviata la realizzazione della sezione di Latina.

1993: D.Lvo n. 270 nel 1993: ‘Riordinamento degli Istituti zooprofilattici sperimentali’. Il Decreto era anche espressione delle innovazioni legislative che hanno coinvolto il pubblico impiego (D.L.vo n. 29 del 1993) e la sanità (D.Lvo n. 502 del 1992: ‘Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23.10.1992 n. 421” ), improntate ai principi di aziendalizzazione e di decentramento regionale.

La norma, ai compiti già definiti per gli IIZZSS, ha aggiunto: il supporto all’ azione di farmacovigilanza veterinaria, l’obbligo di istituire centri epidemiologici, l’impegno a ricercare ed applicare metodi alternativi ai modelli animali nella biosperimentazione; in particolare ha affermato la centralità della ricerca scientifica quale compito primario e trasversale a tutte le attività di diagnosi e di controllo. Il D.Lvo n. 270 ha sancito anche la possibilità di fornire, da parte degli IIZZSS, le proprie prestazioni a titolo oneroso, a favore di enti pubblici e privati e di chiunque necessiti dell’ausilio di laboratorio per le proprie finalità.

1994: il Prof. Mariano Aleandri si ritira in pensione

Sede di Roma

1994-2001: si avvicendano alla direzione dell’Ente il Dott. Riccardo Forletta e il Dott. Gian Luca Autorino, che contribuiscono al progresso tecnico strutturale ed organizzativo dell’Istituto e, soprattutto, portano a compimento l’accreditamento dei laboratori secondo la politica della qualità prevista dalle norme UNI CEI EN 45001 e, successivamente, dalla ISO UNI CEI EN 17025.

1999: le Regioni Lazio e Toscana con leggi regionali n. 11/1999 e n. 44/1999 recepiscono il D. Lvo n. 270/1993, ribadendo la natura e le funzioni dell’Istituto quale ente pubblico non economico, dotato di autonomia amministrativa, gestionale e tecnica.

Viene istituito il Centro di referenza nazionale per le Malattie degli Equini (D.M. 4.10.1999) presso la sede di Roma.

2001: ai sensi del D.L.vo 270 e delle leggi regionali di recepimento, il Dott. Nazareno Renzo Brizioli viene nominato Direttore Generale, che a sua volta designa il Dott. Antonio Fagiolo come Direttore Sanitario e il Dott. Antonio Cirillo come Direttore Amministrativo.

Dott. Nazareno Renzo Brizioli, Direttore Generale

2002: emanazione dello Statuto da parte della Giunta regionale del Lazio

Tra il 2002 e il 2009 vengono riconosciuti con Decreti del Ministero della Salute altri quattro Centri di Referenza Nazionali:

  • Centro di Referenza Nazionale per l’Antibioticoresistenza (CRAB) nel 2002 a Roma;
  • Centro di Referenza Nazionale per la ricerca di OGM (CROGM) nel 2002 a Roma;
  • Centro di referenza nazionale per la qualità del latte e dei prodotti derivati degli ovini e dei caprini (C.Re.L.D.O.C.) nel 2004 a Roma;
  • Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria nel 2009 presso la sezione di Grosseto.

2003: deliberazione del Regolamento di organizzazione interna, secondo il quale l’Istituto si articola in numerose strutture (uffici di staff, direzioni operative, sezioni, laboratori, direzioni amministrative), che, con le successive modifiche intervenute nel corso degli anni, disciplina a tutt’oggi il funzionamento dell’Ente. Il Regolamento prevede, a fianco dei laboratori che svolgono le funzioni tecnico-scientifiche peculiari degli Istituti Zooprofilattici e delle direzioni amministrative necessarie al funzionamento dell’Ente, nuove strutture di carattere prevalentemente trasversale (es. Controllo di gestione; Ricerca; Formazione e Biblioteca; Osservatorio Epidemiologico; Servizio Prevenzione e Protezione), che hanno il compito di supporto alla Direzione aziendale e di servizio ai laboratori.

2004: celebrazione del 90esimo anniversario dell’Istituto

2006: conferma dell’incarico di Direttore Generale al Dott. Brizioli sino al 2011. Dal 2006 al 2008 il Dott. Francesco Cancellotti ricoprirà l’incarico di Direttore Sanitario, poi seguito dal Dott. Remo Rosati. Il ruolo di Direttore Amministrativo sarà svolto dal Dott. Franco Brugnola, poi sostituito dal Dott. Antonio Cirillo.

2010: il Dott. Brizioli rassegna le dimissioni per assumere l’incarico di Direttore Generale della ASL Roma G. Viene sostituito dal Dott. Remo Rosati, che, in qualità di Direttore Generale f.f. e di Direttore Sanitario, guiderà l’Istituto sino al 2016 con il supporto del Direttore Amministrativo Dott. Antonio Cirillo.

2012: D.L.vo 28 giugno 2012, n. 106 Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma dell’articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183. Il Capo II della norma è dedicata al riordino degli IIZZSS. In particolare, detta i principi per l’assunzione da parte delle Regioni dei necessari provvedimenti per definire le modalità gestionali, organizzative e di funzionamento degli IIZZSS, stabilendo criteri di valutazione dei costi, dei rendimenti e di verifica dell’utilizzazione delle risorse, nell’intento di procedere a: – semplificare e snellire l’organizzazione e la struttura amministrativa, adeguandole a criteri di efficacia, efficienza ed economicità nello svolgimento delle attività; – razionalizzare ed ottimizzare le spese ed i costi; – riorganizzare gli uffici dirigenziali; – prevedere una gestione unitaria del personale; – ridurre gli organismi di analisi, consulenza e studio; – razionalizzare le dotazioni organiche

2014: Recepimento del D. L.vo n. 106 con le leggi regionali del Lazio e della Toscana.

– Lazio. Legge Regionale 29 dicembre 2014, n. 14 “Ratifica dell’intesa tra la Regione Lazio e la Regione Toscana per l’adozione del nuovo testo legislativo recante “Riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e Toscana”

– Toscana. Legge Regionale 25 luglio 2014 n. 42 “Ratifica dell’intesa tra la Regione Lazio e la Regione Toscana per l’adozione del nuovo testo legislativo recante “Riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e Toscana”.

4 giugno 2014: celebrazione del centenario dell’Istituto, che viene intitolato al Prof. Mariano Aleandri con il nome di Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

2016: Il Dott. Ugo Della Marta viene nominato Direttore Generale dell’Istituto con Decreto del Presidente della Regione Lazio 12 maggio 2016, n. T00108, “Nomina del direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (I.Z.S.) delle Regioni Lazio e Toscana”:

Il Dott. Ugo Della Marta designa  il Dott. Andrea Leto in qualità di Direttore Sanitario e il Dott. Mauro Pirazzoli come Direttore Amministrativo.

19 luglio 2017: Adozione dello Statuto dell’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana Decreto del Commissario ad Acta della Regione Lazio del 19 luglio 2017

11 novembre 2017: pubblicazione della Delibera del CdA n. 8 sul nuovo regolamento di organizzazione interna dell’Istituto, che prevede un cambiamento dell’assetto dell’Ente sia a livello centrale, sia provinciale.

maggio 2019: l’OIE (World Organisation for Animal Health) riconosce all’Istituto il Laboratorio di referenza OIE per l’Anemia Infettiva Equina.

19 giugno 2019: rinnovo del mandato triennale di Direttore generale al Dott. Ugo Della Marta.  Il Dott. Andrea Leto viene confermato  Direttore Sanitario.

Dott. Manuel Festuccia, Direttore Amministrativo

2019 ad oggi: dall’8 agosto 2019, il Dott. Manuel Festuccia è il Direttore Amministrativo dell’Istituto.

16 dicembre 2019: celebrazioni del 40ennale del Centro Latte Qualità della Regione Lazio istituito presso la sede di Roma.

Marzo 2020 ad oggi (aprile 2022) – Emergenza Covid – 19. L’Istituto entra nella rete CORONET del Lazio, istituita per assicurare il necessario supporto diagnostico in risposta alla pandemia di COVID-19.

16 aprile 2022: a seguito delle dimissioni dell Dott. Ugo Della Marta a due  mesi dalla scadenza naturale del mandato, il Dr. Andrea Leto, Direttore sanitario in carica, svolge le funzioni del Direttore Generale ai sensi del vigente Statuto, nelle more della nomina del nuovo Direttore Generale.

Il dr. Andrea Leto conclude il suo rapporto il 31 luglio per quiescenza.  

1 settembre 2023: il dr. Stefano Palomba assume l’incarico di Commissario Straordinario dell’Ente.

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