Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Sanità pubblica

La Sanità pubblica (S.P.) può intendersi come la tutela della salute individuale o di una collettività esercitata dallo Stato o da altri organismi pubblici.

La Sanità pubblica affonda le sue radici nell’ antichità andando di pari passo con l’evoluzione delle civiltà. Già durante l’ impero romano fu costruito un sistema di servizi igienici e sanitari allo scopo di migliorare le condizioni di salute dei cittadini; controlli sugli alimenti, acquedotti, terme, giardini e fognature vennero allestiti in un ottica di un vero e proprio concetto di “Sanità pubblica”
Il concetto di Sanità pubblica ha quindi subito una notevole evoluzione.

 

Per lungo tempo è stata infatti identificata con l’igiene e la lotta contro le malattie trasmissibili, solo ultimamente ha assunto un significato più ampio, andando ad integrare discipline come l’epidemiologia, l’economia sanitaria, la medicina veterinaria, la sociologia.

 

La Sanità Pubblica in Italia: le tappe

  • •1847- assegnazione al Ministero dell'Interno e istituzione Consiglio superiore di Sanità 
  • •1888- la legge Crispi-Pagliani e le fondamenta del Sistema sanitario pubblico
  • •1907- il primo testo unico delle leggi sanitarie
  • •1948- l'articolo 32 della Costituzione
  • •1958- la nascita del Ministero della Sanità
  • •1972- il trasferimento alle Regioni
  • •1978- l'istituzione del SSN
  • •2001- il Ministero della salute
La tutela della salute pubblica fu assegnata al Ministero dell’Interno e in sede periferica ai Prefetti e quindi ai Sindaci; viene istituito il Consiglio superiore di Sanità presso il quale la medicina veterinaria era rappresentata da docenti delle scuole di veterinaria. Furono istituiti anche i Consigli sanitari provinciali e circondariali. Per la veterinaria era contemplata la lotta alle epizoozie, così come la tutela della salubrità degli alimenti che veniva attuata anche con il controllo delle “carni degli animali”
La legge Crispi-Pagliani 5849/1888  istituì le fondamenta del Sistema sanitario pubblico. Questo provvedimento legislativo crea un primo assetto organizzativo, introducendo la figura dell’ufficiale sanitario, prevedendo una gestione della sanità come una struttura rigida articolata su medici provinciali e comunali. E’ di fatto considerata come l’inizio di quel percorso di Sanità sociale che deve occuparsi di quella collettiva al fine di prevenire le malattie degli uomini o degli animali. Venne così istituita la figura del veterinario di confine e di porto con il compito di impedire l’introduzione nel territorio nazionale di animali, o parti di essi, affetti da malattie contagiose o sospetti di esserlo;
con il R.D. 1 agosto 1907 n. 636 del periodo giolittiano fu approvato Il primo testo unico delle leggi sanitarie, che raccoglie e coordina i principi fondamentali, i regolamenti di esecuzione ed il corpo delle disposizioni emanate in date diverse e per settori della vita collettiva,
Nel 1948 con l’Articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana viene sancito che La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti
Il 13 marzo 1958 con la legge n. 296 nasce il Ministero della Sanità, coadiuvato nelle proprie funzioni dal Consiglio superiore di sanità e dall’Istituto superiore di sanità. La struttura del nuovo Ministero prevedeva a livello centrale una serie di direzioni generali nelle quali conflui’, dopo la permanenza sotto il Ministero dell’Agricoltura ed un breve passaggio per quello dell’Interno, la figura del veterinario, dando vita ai “Servizi veterinari”;

Il DPR n. 4 del 1972  iniziò a modificare la struttura centralizzata della sanità prevedendo il trasferimento alle Regioni di una serie funzioni amministrative in campo sanitario tra cui il passaggio a queste degli uffici del medico provinciale e del veterinario provinciale;
  Il 23 dicembre del 1978 con la legge 833  viene istituito il Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
ll 3 agosto 2001 con la legge n. 317  viene modificata la denominazione da Ministero della Sanità a Ministero della Salute in linea con quanto espresso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo l’assenza di malattie o infermità”
                                               

Il ruolo della Sanità pubblica veterinaria                                  

 

 

La Sanità pubblica veterinaria ha il proprio cardine nella complessa interazione tra salute dell’uomo, delle popolazioni animali e dei contesti ambientali attraverso i quali essa si articola, direttamente o per il tramite della catena alimentare.

 

La sua attività verte così su molteplici aspetti quali:
• salute e il benessere degli animali
• sviluppo e gestione del farmaco veterinario
• intervento veterinario in corso di catastrofi
• igiene urbana veterinaria
• gestione sanitaria della fauna selvatica
• ispezione sanitaria al mattatoio
• igiene degli allevamenti
• controllo ufficiale alimenti per l’uomo e per gli animali

Le zoonosi, ovvero le malattie trasmissibili dagli animali all’uomo, sono uno degli ambiti più consolidati della Sanità Pubblica Veterinaria.
Oltre il 70% delle malattie emergenti dell’uomo ha un’origine zoonotica. Gli allarmi causati da malattie come la BSE, l’influenza aviaria, la SARS hanno sempre maggiormente implementato la necessità di una collaborazione interdisciplinare per la lotta alle zoonosi.

Già nel Glossario dell ‘OMS (Health Promotion Glossary, WHO1998) viene esplicata una “nuova sanità pubblica”, fondata su di una visione globale del modo in cui gli stili di vita e le condizioni ambientali determinano lo stato di salute, soffermandosi così sul concetto di sanità pubblica ecologica, affermatosi in risposta al cambiamento della natura dei problemi di salute e alla loro interrelazione con i problemi ambientali globali emergenti.
Questo fa si che la Sanità pubblica veterinaria sia componente fondamentale della visione unitaria del concetto di salute che prende il nome di One Health, moderna concezione dei rapporti fra salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente:

la visione One Health è un modello sanitario che si basa sull’integrazione di piu’ discipline. Sul sito del Ministero viene riportato link: l’approccio “one health” riconosce il legame tra la salute degli esseri umani, degli animali e l’ambiente in un ottica coordinata e multidisciplinare. E’ riconosciuta quindi ufficialmente anche dalla Commissione Europea e da tutte le organizzazioni internazionali quale strategia rilevante in tutti i settori che beneficiano della collaborazione tra diverse discipline (medici, veterinari, ambientalisti, economisti, sociologi)

Ruolo degli Istituti zooprofilattici

Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (II.ZZ.SS) con le loro 10 sedi centrali e le 90 sezioni diagnostiche periferiche, rappresentano un importante strumento operativo di cui dispone il Servizio Sanitario Nazionale per assicurare la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la formazione del personale, il supporto di laboratorio e la diagnostica nell’ambito del controllo ufficiale degli alimenti.
Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia costituiscono una struttura sanitaria integrata, unica in Europa e nel mondo, in grado di assicurare una rete di servizi per tutelare la sanità e il benessere animale, verificare la salubrità degli alimenti e dell’ambiente, per la salvaguardia della salute dell’uomo.
La funzione di raccordo e coordinamento delle attività degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali è svolta dalla Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute, che ne definisce, mediante il lavoro della Commissione Scientifica nazionale, le linee guida e le tematiche principali.

Fonti: Treccani
Istituto Superiore di Sanità
Glossario O.M.S della promozione della Salute
Fnovi (argomenti, 1/2019 I primi 40 anni del Sistema sanitario nazionale)
Ministero della salute

 

L’Istituto Zooprofilattico e il modello ONE HEALTH

Skip to content