Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Peste Suina Africana: provvedimenti

 

Con la quarta ordinanza viene sottolineato l’ obbligo di segnalazione di cinghiali morti o moribondi al Servizio della ASL competente per territorio, astenendosi dal toccare o manipolare l’ animale.

Le novità rispetto all’ Ordinanza n. 3, in alcuni punti:

– Provvedimenti regionali

In base all’ articolo 10 , le regioni possono emanare provvedimenti regionali per individuare modalità e procedure in funzione alle specifiche realtà sia in termini di territorio che di organizzazione, previa acquisizione parere positivo del gruppo operativo degli esperti e  sentita l’ Unita’ centrale di crisi.

– Attuazione del Piano e possibilità di deroga

Le Regioni per il tramite dei Servizi Veterinari delle ASL garantiscono l’ attuazione e la verifica delle misure di cui agli articoli 3 (Misure di controllo nella zona infetta e nella zona soggetta a restrizione parte II), art. 4, (Misure di controllo nei comuni seleziona confinante con la zona infetta o nella.zona soggetta a restrizione parte I), art. 5 ( Misure di controllo in caso di malattia in suini detenuti), art. 6 (Misure di controllo nazionale non interessato dalla malattia)

Per alcune finalità, i Servizi Veterinari, come già previsto dall’ Ordinanza n. 3, possono delegare specifici compiti a veterinari aziendali e liberi professionisti; altresì viene previsto che  possano avvalersi per alcuni punti previsti nell’ art. 3 delle Forze dell’ ordine, degli agenti della vigilanza regionale e provinciale e di associazioni venatorie come di persone fisiche o giuridiche incaricate.

 

– Misure di controllo in caso di malattia in suini detenuti ( art.5)

A seguito di conferma della malattia all’ interno di uno stabilimento, al fine di prevenire la diffusione della malattia, le Regioni possono autorizzare l’ abbattimento preventivo e la macellazione di suini situati in allevamenti che ricadono nelle zone soggette a restrizione.

In caso vengano rinvenuti suini per i quali non sia possibile risalire al proprietario, ne viene disposto il sequestro , a cui segue accertamenti sanitario,  se ritenuto necessario, e distruzione ( art.7)

Nel Lazio:

Il 04 maggio a Nord di Roma è stata ritrovata la carcassa di un cinghiale  risultato positivo per l’infezione  tramite gli accertamenti di laboratorio dell’IZS Lazio e Toscana, poi confermati dal Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie da Pestivirus e da Asfivirus dell’IZS Umbria e Marche.

 

Con Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 06/05/2022,  che prevede le prime misure di regolamentazione per il contenimento della peste Suina Africana sul terriotorio della Regione Lazio,  è stata istituita la “zona infetta provvisoria”.

 

In data 26 maggio 2022 e’ stata confermata la positività per Peste Suina Africana (PSA) di una carcassa di cinghiale rinvenuta in prossimità del comune di Borgo Velino, in provincia di Rieti.( dispositivo Zona infetta Borgo Velino 01 giugno_signed)

 

in data 9 giugno è stata confermata la presenza del virus della PSA in un allevamento della tipologia semibrado ricadente nell’area infetta
dell’area metropolitana di Roma, a pochi chilometri di distanza dalla zona del primo caso nel selvatico del territorio regionale dello scorso 4 maggio.



Whatsapp Share
Skip to content