Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
Ambiente

Lo spiaggiamento delle tartarughe

La tartaruga marina più diffusa nel Mediterraneo è la Caretta caretta, specie in ogni caso a rischio di estinzione; vengono sulle nostre spiagge per nidificare, ma potrebbe accadere di trovare soggetti spiaggiati, in difficoltà o purtoppo, senza vita In questo spazio dedicato, riportiamo il ruolo dell’Istituto nella rete di istituzioni attiva per il monitoraggio del fenomeno degli spiaggiamenti e alcune indicazioni relative alle modalità di intervento in caso di ritrovamento. Pubblichiamo il video realizzato da Tartalazio... Leggi tutto »

EFSA – Cambiamenti climatici e sicurezza alimentare

I cambiamenti climatici rappresentano una sfida importante per la sicurezza alimentare globale. I mutamenti a lungo termine di temperatura, umidità, modelli di precipitazioni e la frequenza di eventi meteorologici estremi stanno già influenzando le pratiche agricole, la produzione agricola e la qualità nutrizionale delle colture alimentari. Rapporto EFSA: "Climate change as a driver of emerging risks for food and feed safety, plant, animal health and nutritional quality".     L’impronta ecologica globale dell’uomo è un’unità... Leggi tutto »

Campagna “Rispettare l’ambiente è salute”: al via il 5 giugno a Viterbo

Parte la campagna di sensibilizzazione e di comunicazione “Rispettare l’ambiente è salute”, promossa dalla Asl di Viterbo, finalizzata alla diffusione e alla realizzazione di buone pratiche per un ambiente pulito, sano e rispettato.   Saranno presentate il prossimo 5 giugno  a Viterbo le campagne tematiche dei partner aderenti all’iniziativa(programma) L’Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana ha aderito alla campagna con il progetto RTA: Registro tumori Animali. Il direttore sanitario, Andrea Leto, presenterà il rinnovato progetto... Leggi tutto »

Dermatite del “bagnante” da Trichobilharzia nel lago di Albano

Alcuni bagnanti nel lago di Albano nei giorni scorsi sono stati colpiti da una forma di dermatite caratterizzata da prurito ed eritemi.  I responsabili sono larve  (cercarie, da cui l'espressione "dermatite da cercarie") del genere Trichobilharzia, come da accertamenti eseguiti dall'IZS del Lazio e della Toscana.   I parassiti adulti del genere Trichobilharzia vivono in uccelli acquatici, soprattutto anatre, e producono uova che vengono liberate nell’acqua con le feci dell’ospite. Le uova schiudono rilasciando piccole larve, dette... Leggi tutto »

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