Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

West Nile

 

Cos’è

La West Nile (febbre del Nilo Occidentale) è una malattia causata dal virus del Nilo Occidentale (WNV), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda,  nel distretto West Nile.

Provoca malattie nell’uomo, nei cavalli e in diverse specie di uccelli ed è trasmissibile dagli animali all’uomo (zoonosi).
La maggior parte dei soggetti che si infettano mostra pochi segni di malattia, ma alcuni sviluppano gravi forme neurologiche che possono essere fatali.

Inoltre il virus ha una gamma di ospiti estremamente ampia. Si replica infatti in uccelli, rettili, anfibi, mammiferi, zanzare e zecche; è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

 

Trasmissione e diffusione
Il serbatoio del virus sono gli uccelli. Le zanzare (più frequentemente il genere Culex) fungono da portatori (vettori) diffondendo tramite le punture il virus da un uccello infetto ad altri uccelli.
Alcune specie di volatili sono più suscettibili al virus rispetto ad altri, in particolare la famiglia corvidae.

Rischio per la salute pubblica e segni clinici
La febbre del Nilo occidentale è principalmente una malattia degli esseri umani, degli equini e di alcuni uccelli.
Nei cavalli, i segni clinici della malattia neurologica causata dal virus del Nilo occidentale possono includere anoressia, depressione del sensorio, contrazioni muscolari, paralisi parziale, vista alterata, macinazione dei denti, vagabondaggio senza scopo, convulsioni e incapacità di deglutire. La debolezza, di solito negli arti posteriori, è talvolta seguita da paralisi. Può verificarsi coma e morte. La febbre è presente solo in alcuni casi.

Nell’uomo, la maggior parte degli infetti non presenta sintomi. Possono essere presenti lievi sintomi simil-influenzali, in rari casi può presentarsi un encefalite. Negli anziani e nelle persone debilitate la sintomatologia può essere più grave.

Diagnostica
La diagnosi di malattia avviene tramite i seguenti  esami di laboratorio: Elisa, immunofluorescenza per la determinazione degli anticorpi, PCR o colture per la ricerca diretta dell’antigene.

Prevenzione e controllo
La febbre del Nilo occidentale è una malattia inserita nella liste delle malattie infettive OIE,  che richiede ai paesi membri di segnalare i casi.
La prevenzione e la lotta contro la diffusione della febbre del Nilo occidentale vertono sul controllo delle popolazioni di zanzare.
I programmi di sorveglianza negli uccelli selvatici o sentinella consentono inoltre alle autorità competenti di adottare misure adeguate per proteggere gli animali e le persone.

In Italia:
considerato anche il carattere zoonotico della malattia,l le attività di Sorveglianza veterinaria sono indispensabili per garantire l’attuazione delle misure di prevenzione che interessano l’uomo.
L’ ordinanza del Ministro della salute 4 agosto 2011, “Norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile (West Nile Disease) e attività  di sorveglianza sul territorio,  è stata prorogata fino al 31 dicembre 2020.

 

Fonti e Link utili
Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali
Epicentro
Ministero della Salute

OIE

IZSLT: News pubblicate e aggiornamenti
West Nile: Ordinanza 5 dicembre 2019
West Nile in Europa nel 2019: ad oggi nessun caso nell’uomo e un focolaio negli equini
West Nile in cavalli a Cisterna di Latina

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