Virus del vaiolo delle scimmie: aggiornamenti
MPOX è una malattia virale causata dal virus del vaiolo delle scimmie, identificata per la prima volta negli esseri umani nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo.
Per il MPOXV è stata descritta la possibilità di infettare, oltre la scimmia, anche altre specie di mammiferi, tra cui formichieri, ricci, cani della prateria, scoiattoli e toporagni. (https://www.cdc.gov/poxvirus/mpox/veterinarian/mpox-in-animals.html).
Anche nei mammiferi, l’MPOXV si trasmette prevalentemente attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei o il materiale delle lesioni, attraverso il contatto prolungato faccia a faccia o attraverso il contatto con i fomiti.
Campione di elezione per la diagnosi di laboratorio di infezione da MPOXV è il materiale prelevato dalle lesioni cutanee (vescicole, pustole): tamponi effettuati sulla superficie della lesione e/o sull’essudato, frammenti di cute prelevati dalla parete superiore delle vescicole (denominate roofs nelle note tecniche internazionali), o croste, preferibilmente prelevati da almeno due lesioni in diverse aree del corpo. Possono essere utilizzati sia tamponi asciutti che tamponi inseriti in terreno di trasporto per virus.
Per l’invio di questi campioni si invita a contattare le Sedi di Accettazione dell’IZSLT per le modalità da impiegare per il loro trasporto.
Non essendo ancora disponibili linee guida prettamente veterinarie, si raccomanda, per la manipolazione di questi campioni biologici, l’utilizzo di dispositivi individuali di protezione adeguati come riportati nella Circolare del Ministero della Salute N. 34905 del 2/8/2022 “Focolaio di vaiolo delle scimmie in paesi non endemici: aggiornamenti sulla definizione di caso, segnalazione, tracciamento dei contatti e gestione dei casi. Note tecniche per la diagnosi di laboratorio”. (chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.omceo.bg.it/modulistica-docman/fnomceo/1189-vaiolo-delle-scimmie-aggiornamento-2-agosto-2022/file.html)