Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
PSA

Pubblicazione del Piano di Sorveglianza della Peste Suina Africana 2023

Il Piano è stato trasmesso alla Comunità Europea il 31 maggio 2022 per approvazione e ammissione al cofinanziamento delle spese sostenute per l’ attuazione delle misure previste.

Nella nota della Direzione Generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari viene raccomandato di dare attuazione alle Linee guida per la gestione dei campioni e del flusso informativo, con particolare riferimento alla programmazione delle attività formative e di simulazione, al fine di predisporre tutti quegli elementi funzionali alla gestione di una eventuale emergenza  ( individuazione zone di restrizione e attività da mettere in campo nelle stesse).

Le attività di Sorveglianza, l’ implementazione dei flussi informativi, le verifiche sul rispetto della Biosicurezza devono essere svolte così come indicate nel Piano.

Viene raccomandato inoltre il rispetto dell’ esecuzione dei test, sia per quanto riguarda i suini selvatici che domestici, come illustrato nelle tabelle relative.

Il Piano è stato redatto contemplando le misure generali da applicare alle zone interessate dalla PSA e nelle zone indenni, le Regioni come il Piemonte, la Liguria, il Lazio, dovranno altresi  elaborare un  documento che contenga le procedure di applicazione delle misure di eradicazione previste dal Piano in base alla propria situazione gestionale epidemiologica.

 

Il Piano è immediatamente applicabile.

Piano Peste Suina Africana 2023

Link pagina Ministero

 

Peste suina africana: aggiornamenti dall’OIE

La Peste suina africana (ASF) è una grave malattia virale che colpisce i suini domestici e selvatici.

E’ responsabile di gravi perdite produttive ed economiche.
Non è una malattia trasmissibile all’uomo.

Questi gli aggiornamenti riportati nel Bollettino n. 41 dell’OIE (27 marzo  – 09 aprile 2020):

  • sono stati notificati 548 nuovi focolai, mentre nel precedente report erano stati rilevati n. 368 nuovi focolai;
  • un totale di 5,024 di animali sono stati notificati come “lossess” (somma degli animali morti e abbattuti nell’allevamento infetto): Asia 3963;  Europa 1061, inclusa l’Ucraina (574), come da figura

 

 

 

 

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