ordinanza
Alla luce dell’ andamento discontinuo della Peste suina africana nel territorio nazionale con l’insorgenza di focolai puntiformi, anche a distanze considerevoli, tali da
non trovare giustificazione nella contiguità territoriale e considerando che la trasmissione dell’infezione da un territorio ad un altro può avvenire anche
attraverso le derrate alimentari di origine suina, in particolare commercializzate fuori dai circuiti legali e senza la dovuta tracciabilità;
avendo ritenuto, inoltre, necessario intensificare i controlli ufficiali dell’Autorità competente locale (ACL) sulle filiere delle carni suine in tutte le fasi della catena alimentare, il Commissario straordinario per la peste suina africana ha disposto una nuova ordinanza che tiene conto dei seguenti punti:
- Intensificazione dei controlli sulla carne suina anche di cinghiale e prodotti a base di carne
- Monitoraggio dei PRIU ( Piani Regionali Interventi Urgenti): le autorità competenti dovranno fornire al Commissario, a cadenza bimestrale, i seguenti dati: attività venatorie specie cinghiale, attività di selezione e controllo sulla specie cinghiale nelle aree libere, abbattimenti nelle aree di restrizione e catture nelle aree di restrizione I eII secondo lo schema secondo l’allegato all’Ordinanza
- Istituzione dei Gruppi Operativi territoriali : le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, in accordo con il Commissario Straordinario alla peste suina africana, al fine di coordinare i servizi veterinari delle aziende sanitarie locali competenti per territorio, istituiscono i Gruppi Operativi Territoriali (GOT), formati da
personale tecnico afferente alle Autorità Competenti Locali e alle Direzioni Regionali della Sanità Animale, dell’Agricoltura e dell’Ambiente. I GOT saranno coordinati dal Commissario Straordinario
- Bioregolatori: i soggetti abilitati al prelievo di caccia , con specifica formazione in materia di Biosicurezza, assumono il ruolo di bioregolatori, e possono
iscriversi nell’apposito Elenco Nazionale dei Bioregolatori attivato nel Portale dei Sistemi Informativi Veterinari – Vetinfo, per il periodo di applicazione dei piani di eradicazione della peste suina africana e del Piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale
- Articolo 2: modifiche : Stante l’ applicazione del codice penale quando previsto gli autori degli atti citati possono essere soggetti alle responsabilità civili previste dalla normativa vigente per i danni provocati alla Pubblica amministrazione e a privati.
Ordinanza n.4_2023 del Commissario Straordinario PSA_.pdf_signed
La presenza di veleni o sostanze tossiche nell’ambiente rappresenta un rischio per le persone, in particolare i bambini, e un danno al patrimonio faunistico, comprese le specie in via di estinzione.
Il Ministero della Salute rinnova i sistemi di monitoraggio e controllo del fenomeno degli avvelenamenti, ribadendo i risvolti penali per i trasgressori.
L’adozione e l’applicazione delle ordinanze precedenti hanno reso possibile un maggior controllo e una riduzione degli episodi di avvelenamento, ma come accertato dagli approfondimenti diagnostici eseguiti dagli Istituti zooprofilattici, si assiste ancora al perpetuarsi del fenomeno.
Il termine di validita’ dell’ordinanza del Ministro della salute del 12 luglio 2019, prorogato, da ultimo, con l’ordinanza 10 agosto 2020, e’ prorogato di dodici mesi a decorrere dalla data del 24 agosto 2021.
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Il Portale degli avvelenamenti dolosi degli animali
Il contrasto al fenomeno degli avvelenamenti si è rafforzato con il “Portale degli avvelenamenti dolosi degli animali”, progettato e predisposto dall”IZS Lazio e Toscana, Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, per il Ministero della Salute.
Il Portale consente, da un lato, la completa gestione informatizzata dei casi sospetti denunciati, ai sensi della normativa vigente, e, dall’altro, un costante monitoraggio del fenomeno e delle sue caratteristiche temporali e spaziali, allo scopo di fornire sia informazioni utili ai cittadini che alle autorità di polizia per la prevenzione/repressione del fenomeno.
Prorogata l’ordinanza 4 agosto 2011 e successive modificazioni, recante: «Norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile (West Nile Disease) e attivita’ di sorveglianza sul territorio nazionale»
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Nel corso del 2019, il Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie esotiche (CESME) presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale G. Caporale di Teramo
- ha confermato la circolazione del virus West Nile sul territorio nazionale con otto focolai negli equidi in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna;
- ha convalidato settantacinque positività in organi di uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Veneto e in organi di diciotto uccelli selvatici catturati nelle regioni Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna e Veneto;
- ha convalidato positività in cinquantuno pool di zanzare, distribuiti nelle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, e Veneto;
- ha segnalato cinquantasei casi umani confermati di infezione da virus West Nile Virus (WNV), di questi venticinque, tutti autoctoni, si sono manifestati nella forma neuro invasiva (tre in Lombardia, sei in Piemonte, uno nelle Marche, quattro in Emilia Romagna, dieci in Veneto e uno in Friuli Venezia Giulia), di cui cinque deceduti, ventiquattro casi come febbre confermata (ventidue in Veneto di cui uno importato, uno in Friuli Venezia Giulia, uno in Piemonte), sette identificati in donatori di sangue (tre in Piemonte, due in Lombardia, uno in Emilia Romagna, uno in Veneto).
Visto il carattere zoonotico dell’encefalomielite equina di tipo West Nile le norme in materia sono state prorogate dal Ministero della salute tramite l’Ordinanza del 5 dicembre 2019, mantenendo così misure di prevenzione e sorveglianza sul territorio nazionale fino al 31 dicembre 2020.
Ordinanza 5 dicembre 2019
Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu – 2019
Ministero della Salute: West Nile virus (infezione da)