Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Piano sorveglianza ed eradicazione per la peste suina africana 2024: Linee guida per la gestione dei campioni e del flusso informativo

Il Piano nazionale di Sorveglianza ed Eradicazione per la Peste Suina Africana (PSA) per l’anno 2024, anche alla luce della attuale situazione epidemiologica nazionale, prevede l’esecuzione di attività di sorveglianza nelle aree del territorio nazionale libere dall’infezione, ed attività di eradicazione nelle aree in cui la malattia
è presente.
Punto cardine di tutto il sistema, ritenendo rilevante il rischio di ulteriori incursioni del virus in territori indenni, sia per contiguità che  attraverso il ‘fattore umano’, è il consolidamento del sistema nazionale di allerta precoce per PSA, si dovrà attuare  migliorando le attività di sorveglianza passiva, rafforzando il sistema di biosicurezza negli allevamenti suinicoli e proseguendo le attività di comunicazione/informazione/formazione degli stakeholders

Nel dettaglio,  le attività previste sono:

  • il rafforzamento della sorveglianza passiva,
  • la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale
  • la limitazione e la disciplina delle attività outdoor
  • la creazione di adeguate barriere di contenimento della popolazione selvatica
  • la sorveglianza attiva mediante trappolaggio/abbattimenti dei selvatici,
  • l’abbattimento preventivo dei suini domestici
  • il divieto di movimentazione di suini vivi e loro prodotti fermo restando il ricorso al regime derogatorio previsto dalle norme vigenti
  • una adeguata campagna di comunicazione e informazione al pubblico.

Un’importante novità presente nel format del Piano 2024 è che non è più prevista la suddivisione per regione ma unicamente della qualifica sanitaria (zona indenne, ZR I, ZR II, ZR III) pertanto, ogni  regione e Provincia Autonoma, oltre alla valutazione della situazione epidemiologica locale e dei territori immediatamente circostanti, nonché delle specifiche territoriali, può mantenere come riferimento almeno le indicazioni di cui al Piano del 2023.

Infine viene ribadita l’importanza dell’attività diagnostica della rete degli II.ZZ.SS. autorizzata dal Ministero ad eseguire la diagnosi di prima istanza di Pesti Suine sui campioni di suini domestici e selvatici prelevati nell’ambito del Piano Nazionale, sottolineando che attualmente, ai fini degli obiettivi del Piano (early detection per la sorveglianza e misure rafforzate di sorveglianza passiva per l’eradicazione), non è prevista l’esecuzione di test sierologici, che possono essere richiesti caso per caso dal CEREP

Per concludere, al Piano 2024 sono allegati il “Protocollo per la gestione delle battute di ricerca attiva delle carcasse: obiettivi e modalità operative” e “Le linee guida per le misure di biosicurezza per gli abbattimenti di cinghiali nelle zone sottoposte a restrizione per peste suina africana” che comprendono indicazioni circa l’abbigliamento e le attrezzature adeguate, i requisiti di biosicurezza, le pratiche per il corretto smaltimento dei visceri e delle carcasse e le operazioni di pulizia e  disinfezione della struttura.

Fonte: Ministero della Salute

 



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