Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

L’Istituto si aggiudica il premio miglior poster BioMaH 2022

Si è tenuta a Roma la 3° edizione della Conferenza Internazionale BioMaH “Biomateriali e Nuove Tecnologie per la Salute” focalizzata sui Biomateriali e le nuove tecnologie per la Medicina Rigenerativa. La Conferenza biennale di carattere interdisciplinare si è svolta presso la sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dal 18 al 21 ottobre 2022.

In occasione di tale evento, la dott.ssa Katia Barbaro, Responsabile del laboratorio “Allestimento e Gestione dei Substrati Cellulari, Anticorpi Monoclonali e Medicina Rigenerativa” presso la U.O.C. Virologia (Responsabile dott.ssa Maria Teresa Scicluna), ha ricevuto, con grande successo, il riconoscimento di miglior poster BioMaH 2022.

“The use of Bottlenose Dolphin umbilical cord mesenchymal stem cells in regenerative medicine and diagnostic tests”, il titolo del poster,  riporta dati scientifici ottenuti grazie alla stretta collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Diagnostica Integrata (DISC) dell’Università degli Studi di Genova e il parco Zoomarine SPA di Roma.

La ricerca, finanziata dal Ministero della Salute (IZS LT 01/19 RC), evidenzia come le cellule staminali mesenchimali isolate dal cordone ombelicale di delfino (DOC-MSC) tursiope femmina in cattività (Tursiops truncatus), differenziate nei diversi lineage (adipogenico, condrogenico e osteogenico), forniscono un nuovo strumento per la Terapia Rigenerativa per questi animali.

Nei delfini, le DOC-MSC possono costituire la base per i trattamenti biologici nella guarigione delle ferite e nella rigenerazione dei tessuti.

Inoltre, a causa del crescente interesse per le malattie virali dei mammiferi acquatici, queste cellule potrebbero rappresentare il substrato ideale per l’isolamento del virus in vitro. Infatti, DOC-MSC potrebbero essere utilizzate anche come strumento fondamentale per saggi tossicologici, in alternativa ai modelli animali, per identificare i livelli di citotossicità causati dall’esposizione cronica agli inquinanti ambientali (organocloruri e metalli pesanti), fornendo così preziose informazioni sulla conservazione e protezione dei mammiferi marini.

Apri il poster 



Whatsapp Share
Skip to content