Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Lindanet: un progetto europeo per migliorare la gestione di problemi nelle aree contaminate da esaclorocicloesano

LINDANET è un ambizioso progetto europeo che mira a unire gli sforzi, tra regioni europee, per migliorare la gestione dei siti contaminati da esaclorocicloesano (HCH). Il progetto ha una durata di 42 mesi, da agosto 2019 a gennaio 2023, e un budget di circa 1,35 milioni di euro, 85% del quale cofinanziato dall’Unione europea (UE).

Lindano è il nome comune dell’isomero gamma dell’esaclorocicloesano. È stato un pesticida ampiamente prodotto durante la seconda metà del 20° secolo in Europa e nel mondo.

La sua produzione e l’uso sono stati vietati in Europa dal 2007. Il processo di produzione del Lindano è molto inefficiente dal punto di vista energetico poiché per ogni tonnellata pesticida prodotto, vengono generati 6-10 tonnellate di rifiuti ad alto potere inquinante costituiti per lo più da altri isomeri di HCH. Erroneamente considerati inerti, nel passato questi rifiuti sono stati depositati su terreni o in discariche senza barriera protettiva per l’ambiente. Questa pratica ha portato all’inquinamento di suoli, corsi d’acqua e falde in diverse regioni europee.

 

(Fig. 1)

È stato stimato che ci sono oltre 2,25 milioni di tonnellate di suoli altamente contaminati da HCH nell’area dell’UE.
Più precisamente si registra  la presenza di circa 30 megasiti contaminati in 14 paesi europei: Repubblica Ceca, Spagna, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Francia, Regno Unito e Slovacchia (Fig. 1). Non sono disponibili dati esaustivi per tutti i siti contaminati e si sospetta la presenza di altri siti non ancora identificati

 

 

Obiettivi del progetto Lindanet (https://www.interregeurope.eu/lindanet/)

Il trattamento di enormi quantità di rifiuti contenenti HCH richiede un grande sforzo amministrativo, tecnico ed economico, che spesso supera la capacità regionale. Inoltre, la contaminazione da HCH è un problema che deve essere affrontato anche sotto l’aspetto sociale.

In questo contesto, una rete tra regioni con problemi simili, interessati a condividere esperienze, potrebbe migliorare le politiche correlate.

Gli obiettivi generali

  • Creare una rete di regioni europee colpite dalla contaminazione da HCH.
  • Stabilire un piano d’azione incentrato sulla soluzione del problema in ciascuna regione.
  • Scambiare esperienze e conoscenze che contribuiscono alla soluzione dei problemi.
  • Coinvolgere i gruppi di stakeholder nella conoscenza e nella soluzione dei problemi.
  • Contribuire alla piattaforma di apprendimento delle politiche del programma Interreg Europe.
  • Sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento da HCH e altri problemi correlati derivanti da inquinanti organici persistenti (POPs) ed altri pesticidi obsoleti.

Nella prima fase del progetto, della durata di due anni e mezzo, l’obiettivo è quello di scambiare conoscenze sulla situazione ed infine elaborare un piano d’azione per i propri siti a partire dalle lezioni apprese durante lo scambio di esperienze.

Nella seconda fase, della durata di un anno, ciascun partner implementerà il piano d’azione elaborato nella precedente fase.

Ruolo dell’IZSLT all’interno del progetto Lindanet

Fin dal primo momento della scoperta dell’inquinamento nella valle del fiume Sacco (Regione Lazio – Italia centrale), l’IZSLT è stato coinvolto nel monitoraggio del beta-HCH nel latte e nei mangimi. L’Istituto ha svolto un ruolo significativo nella task force regionale per la gestione della contaminazione e la riduzione dell’esposizione per gli animali e la catena alimentare. L’IZSLT ha anche contribuito a mappare l’area interessata dalla contaminazione attraverso i dati raccolti sugli animali.
Il suo contributo al progetto Lindanet sarà reso esplicito dalla condivisione delle conoscenze acquisite in 15 anni di attività svolte nel territorio della valle del fiume Sacco come: gestione analitica, epidemiologica e zootecnica sin dalle prime evidenze di inquinamento ambientale.

  

Partners del progetto  

Fig. 2. Localizzazione geografica dei partner del Progetto Lindanet

  • Governo di Aragona (partner leader) – Dipartimento dello Sviluppo e della Sostenibilità Rurale – (Spagna)
  • Governo di Galizia – Direzione Generale della Qualità ambientale e dei Cambiamenti climatici – (Spagna)
  • Agenzia di Sviluppo regionale della Boemia meridionale – RERA a.s – (Repubblica Ceca)
  • Ufficio statale per i Siti contaminati (LAF) – (Germania)
  • Dipartimento per la Protezione delle Acque – (Polonia)
  • Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri (IZSLT) – Dipartimento di Chimica, Osservatorio Epidemiologico – (Italia)

 

Tutti i  partner hanno esperienza negli  aspetti utili per la gestione dei siti contaminati e pertanto apportano al progetto stesso la loro esperienza in merito a:
– Governance e creazione di strategie e piani d’azione
– Pianificazione e sviluppo di approcci tecnici
– Gestione sociale, compresa la comunicazione: dialogo con cittadini e gruppi sociali (agricoltori, pescatori, settore delle imprese, associazioni ambientaliste)
– Misure di controllo della contaminazione

 



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