Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

La rete TartaLazio: una collaborazione strategica per le attività di recupero delle tartarughe marine sulle coste della Regione Lazio

E’ stato firmato il protocollo d’Intesa con la Regione Lazio – tra l’IZS Lazio e Toscana e l’Assessorato Ambiente, Direzione regionale Ambiente – nell’ambito della rete regionale TartaLazio  per il recupero, il soccorso, l’affidamento e la gestione delle tartarughe marine ai sensi delle linee guida MATTM, oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

La rete TartaLazio , istituita nel 2012  con Determinazione Dirigenziale della Direzione Ambiente della Regione Lazio che ne coordina le attività,  è responsabile del monitoraggio delle specie indicate nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, incluse Caretta caretta e Chelonia mydas.

L’IZS Lazio e Toscana, con il laboratorio di anatomia patologica e istopatologia della Direzione Operativa Diagnostica Generale, esegue le diagnosi rivolte ad individuare le possibili cause di morte con particolare attenzione a quelle di origine antropica, in modo da fornire indicazioni agli enti preposti per mettere in atto le opportune strategie di intervento.

Il responsabile scientifico per l’Istituto è il Dr. Cristiano Cocumelli. (cristiano.cocumelli@izslt.it)

La collaborazione nell’ambito della rete TartaLazio,  è di fondamentale importanza per il  coordinamento delle attività di recupero delle tartarughe marine sulle coste della Regione Lazio. Il fenomeno degli spiaggiamenti di tartarughe, della fauna marina in generale, è infatti un fenomeno di interesse globale e che richiede sforzi congiunti fra le diverse istituzioni per essere gestito in maniera efficace. Questo protocollo operativo è garantito dalle procedure consolidate fra gli Enti territorialmente competenti in materia specifica o in materia di tutela ambientale.

Cosa fare di fronte ad esemplari in difficoltà o deceduti:     

Le tartarughe devono essere maneggiate solo da personale esperto ed autorizzato. In caso di animale in difficoltà o deceduto: chiamare la Capitaneria di Porto, al numero 1530. E’ molto importante annotare le seguenti informazioni: data, luogo, dimensioni (si fa riferimento al carapace), condizioni dell’animale (vivo, ferito, morto) e qualsiasi particolare come ad esempio descrizioni di eventuali ferite o problemi dell’animale. Se l’esemplare è vivo: mantenere il carapace umido, coprendolo ad esempio con un asciugamano bagnato (facendo massima attenzione a non coprire le narici), e tenerlo all’ombra, specie d’estate, utilizzando un ombrellone. Non mettere mai le mani davanti al becco dell’animale: il becco tagliente di una tartaruga può essere molto pericoloso.

Scheda “Focus IZSLT

 

Sul canale youtube di TartaLazio, la guida nel VIDEO TARTALAZIO

Nei titoli di coda, organizzazioni, enti ed associazioni coinvolte.



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