Diagnostica di laboratorio della Paratubercolosi e contatti
Diagnostica di laboratorio della Paratubercolosi: Elenco dei laboratori e contatti di riferimento
LAZIO
- Direzione Operativa Sierologia – Laboratorio Piani di Profilassi
- Laboratorio Anatomo Istopatologia
- Osservatorio Epidemiologico
- Sezione di Latina – Laboratorio di Sierologia
- Sezione di Viterbo – Laboratorio di Sierologia
- Sezione di Rieti – Laboratorio di Sierologia
Direzione Operativa Sierologia – Laboratorio Piani di Profilassi
Via Appia Nuova 1411 00178 RM
Dr. Fabrizio Gamberale
email: fabrizio.gamberale@izslt.it
tel 0679099456 fax 0679099454
Laboratorio Anatomo Istopatologia
Dr.ssa Claudia Eleni
email:claudia.eleni@izslt.it
tel 0679099468
Osservatorio Epidemiologico
Dr. Marcello Sala
email: marcello.sala@izslt.it
tel 0679099473
Dr. Andrea Carvelli
email: andrea.carvelli@izslt.it
tel 0679099473
Sezione di Latina – Laboratorio di Sierologia
Via Strade Congiunte 04100 LT
Dr. Giorgio Saralli
email: giorgio.saralli@izslt.it
tel 07731766800
fax 0773668960
Sezione di Viterbo – Laboratorio di Sierologia
Via Strada Terme 01100 VT
Dr. Luigi De Grossi
email: luigi.degrossi@izslt.it
tel 0761250147
fax 0761 251794
Sezione di Rieti – Laboratorio di Sierologia
Via Tancia, 21 02100 RI
Dr. Pietro Calderini
email: pietro.calderini@izslt.it
tel 0746201599
fax 0761251794
TOSCANA
- Sezione di Grosseto – Laboratorio di Sierologia
- Sezione di Firenze (S. Martino alla Palma) – Laboratorio di Sierologia
- Sezione di Pisa – Laboratorio di Sierologia
- Sezione di Siena
Sezione di Grosseto – Laboratorio di Sierologia
Viale Europa, 30 58100 GR
Dr. ssa Maira Guidoni
email: maira.guidoni@izslt.it
tel 0564456250
fax 056445990
Sezione di Firenze (S. Martino alla Palma) – Laboratorio di Sierologia Via Castelpulci 50010 FI
Dr.ssa Martina Benedetti
email: martina.benedetti@izslt.it
tel 055721308
fax 055 7311323
cell 3458007704
Sezione di Pisa – Laboratorio di Sierologia
Via Lucchese 2 56100 PI
Dr.ssa Giuliana Terracciano
email: giuliana.terracciano@izslt.it
tel 050553563
fax 050550615
Descrizione delle prove/tecniche nei laboratorio
IZSLT: diagnostica di laboratorio per Paratubercolosi ,prove eseguite e relative sedi
MATRICE | TEST | SEDE |
---|---|---|
siero | Elisa | Roma, Latina, Viterbo, Grosseto, Firenze, Pisa |
latte | Elisa | Roma, Grosseto, Firenze, Pisa |
feci | PCR Real Time | Roma, Latina, Viterbo, Grosseto, Firenze, Pisa |
tamponi ambientali | Elisa | Roma |
latte/colostro | Elisa | Roma, Latina, Viterbo, Grosseto, Firenze, Pisa |
feci | Colturale | Roma, Viterbo |
tamponi ambientali | Colturale | Roma, Viterbo |
tessuti | Colturale | Roma |
latte/colostro | Colturale | Roma |
NB: Anche se tutte le tipologie analitiche non vengono eseguite da tutti i laboratori delle sezioni territoriali dell’IZSLT, il campione recapitato dall’utente nella sezione territoriale a lui più vicina, perverrà al laboratorio della sede in grado di assicurare tempestivamente l’esecuzione analitica. Inoltre l’Istituto offre ai veterinari liberi professionisti di accedere al portale SIEV per la consultazione e la stampa dei referti di sua competenza.
Descrizione delle prove/tecniche di laboratorio secondo OIE M
- Test ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay)
- PCR Real-Time (Polymerase Chain Reaction)
- Esame colturale
- Esame microscopico
La PCR è una tecnica che consente di ottenere rapidamente milioni di molecole identiche di DNA a partire da quantità estremamente ridotte di acido nucleico. La PCR amplifica in vitro uno specifico frammento di DNA. Nella diagnosi di Paratubercolosi si ricerca la sequenza d’inserzione IS900, specifica ma non esculsiva del MAP, presente con un numero di 12-18 copie. Per la conferma definitiva viene effettuata una PCR per la ricerca della sequenza F57, specifica sequenza d’inserzione esclusiva del MAP presente in singola copia. Questa tecnica viene eseguita su DNA estratto da feci e latte/colostro di ruminanti (bovini, bufalini, ovi-caprini) e selvatici, oltre che da tamponi ambientali.
L’esame colturale è ad oggi ritenuto il gold standard. Il principio di questa tecnica si basa sulla capacità del MAP di crescere su terreno selettivo (Herrold’s Egg Yolk Medium) a cui è aggiunta Micobactina J, un composto liposolubile situato nella parete del micobatterio che permette il trasporto entro la cellula batterica del Fe+ (carrier), necessario per la sua crescita. Dopo un periodo d’incubazione di massimo 3 mesi, sono visibili colonie tipiche inizialmente molto piccole (1 mm di diametro), incolori, traslucide, convesse a superficie liscia e brillante; dopo incubazione prolungata l’aspetto si fa opaco e rugoso e di forma umbonata; a volte si osservano forme pigmentate in giallo/aranci.
Il MAP è un bacillo fortemente acido-resistente, Gram positivo. L’esame microscopico viene effettuato per la conferma dell’esame colturale, a partire dalle colonie, preparando vetrini microscopici da sottoporre a colorazione Ziehl-Neelsen, in cui i micobatteri appaiono come bacilli di colore rosso su fondo blu, il più delle volte visibili in tipici aggregati definiti “clumps”. La lettura viene effettuata tramite l’utilizzo di microscopio ottico, inizialmente con obiettivo 40X per individuare il campo migliore, e successivamente si utilizza l’obiettivo 100X ad immersione (in olio) per aumentare la risoluzione.