Skip to content
Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Babesiosi bovine

 

 

Sono causate da protozoi appartenenti al genere Babesia, ordine Piroplasmida. Le specie principali sono Babesia bovis, Babesia bigemina e Babesia divergens. Si trasmettono tramite la puntura di zecche infette o tramite siringhe contaminate. Sono agenti che all’esterno dell’ospite non sopravvivono. Zecche che rappresentano i principali vettori:
– Rhipicephalus spp , principalmente vettore di Babesia bigemina e Babesia bovis;
– Ixodes ricinus, vettore di Babesia divergens.

 

Le babesiosi negli allevamenti infetti vengono principalmente mantenute da forme subcliniche. La morbilità e la mortalità variano largamente, solitamente i focolai si verificano in aree endemiche quando l’esposizione al vettore da parte degli animali giovani viene interrotta o se vengono introdotti soggetti immunologicamente vergini. Gli animali che si infettano in giovane età sviluppano un’immunità a lungo termine.

 

Le babesiosi sono presenti laddove siano diffusi gli artropodi vettori, soprattutto quindi in aree tropicali e subtropicali.

 

Le manifestazioni cliniche sono strettamente legate ad una forma di anemia emolitica con differenze legate a fattori inerenti la tipologia dell’agente e l’età e lo stato immunitario del soggetto colpito. Gli animali infettati sviluppano in ogni caso un immunità a lungo termine nei confronti di re-infezioni.

 

Principali patogeni per la Diagnosi differenziale:
Anaplasma
Trypanosoma
Theileria
Leptospira

 

Attività diagnostiche IZS LT

 

> diagnostica indiretta sierologica

Determinazione di anticorpi IgG specifici anti-Babesia bovis e anti-Babesia bigemina su sangue/siero di bovino con tecnica di immunofluorescenza indiretta, effettuata presso la D.O. Sierologia della Sede di Roma.

 

> diagnostica diretta microscopica e biomolecolare

Esame microscopico su striscio ematico per la ricerca di emoparassiti, eseguito presso la D.O. Sierologia della Sede di Roma.
PCR per ricerca Piroplasmida su sangue con EDTA, organi e zecche, effettuata presso la D.O. di Virologia  della Sede di Roma.

 

Link utili

Pagina aggiornata al 22 Settembre 2023