West Nile: attività e Piano nazionale Arbovirosi
La West Nile è una malattia trasmessa dalla zanzara comune che colpisce uccelli, serbatoio del virus, cavalli e uomini e che può rappresentare un rischio per gli individui più vulnerabili soprattutto anziani e soggetti con sistema immunitario compromesso.
Uomo e cavallo non trasmettono il virus, neanche attraverso la puntura di zanzara e non costituiscono alcun rischio per la Comunità.
La West Nile è endemica in vaste zone della Pianura Padana tra Emilia Romagna e Veneto: nel Lazio era stata segnalata, sporadicamente, solo nell’avifauna e tra i cavalli.
A tutela della Salute Pubblica, la Regione ha adottato un approccio One Health per fronteggiare un virus il cui ciclo biologico coinvolge uomo, animali e zanzare. Sono state tempestivamente attivate tutte le componenti del Sistema sanitario regionale: Aziende Sanitarie Locali (medici e veterinari), Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, Centro Regionale Sangue, Centro Regionale Trapianti e Comuni, perché solo attraverso un nuovo paradigma che preveda un approccio integrato di tipo One Health (salute unica – ambiente – uomo – animale) è possibile contrastare la circolazione di questo virus e prevenire le infezioni con misure di controllo, contenimento e prevenzione nei confronti delle zanzare che lo veicolano.
A seguito del primo caso umano in questa Regione è stata immediatamente istituita, in Regione Lazio, una Cabina di Regia composta da tutte le competenze e professionalità necessarie: medici, veterinari, epidemiologi, entomologi, esperti di cartografia GIS e sono state anche prontamente intraprese tutte le azioni previste in questi casi dal Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025.
In particolare sono in atto:
1. Il potenziamento della sorveglianza epidemiologica, già attiva nella nostra Regione, al fine di monitorare la diffusione del virus West Nile nell’ambiente, per identificare tempestivamente nuovi casi e adottare misure di controllo mirate;
2. il controllo specifico delle sacche di sangue, emoderivati ed organi dei donatori stanziali nelle aree interessate dalla circolazione virale allo scopo, secondo il principio di precauzione, di effettuare controlli aggiuntivi e prevenire potenziali problematiche legate alle donazioni;
3. l’avvio, nei Comuni nei quali si sono verificati i casi, di campagne di disinfestazione nei confronti delle zanzare e vettori alati attraverso interventi larvicidi e adulticidi, secondo i criteri stabiliti dal PNA (Piano Nazionale Arbovirosi);
4. una campagna di informazione e sensibilizzazione per la popolazione allo scopo di incrementare la consapevolezza sul potenziale rischio da West Nile e sulle misure preventive da adottare per proteggersi dalla puntura delle zanzare quali: uso di repellenti, indumenti protettivi, installazione di zanzariere;
5. supporto concreto e fattuale di tutte le strutture sanitarie coinvolte, garantendo loro le migliori condizioni per gestire tutte le attività di campo, diagnostiche e di laboratorio necessarie;
Tutte queste attività sono oggetto di costante aggiornamento e adattamento sulla base dell’evolversi della situazione contingente, monitorata 24 ore su 24, e sono condivise con le Autorità sanitarie nazionali, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità e Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, con un costante confronto su dati, strategie di contenimento e best practice.
La Regione Lazio è impegnata a fare tutto quanto necessario per affrontare questa situazione sanitaria peculiare contingente, sia garantendo risorse adeguate sia coordinando gli sforzi di tutte le Autorità coinvolte per proteggere la salute e il benessere dei cittadini e riafferma ancora una volta il suo impegno per la tutela della salute pubblica e la sicurezza dei propri cittadini.