Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Piano Nazionale Alimentazione Animale: pubblicato il report 2020

Il Ministero della Salute ha pubblicato la relazione relativa ai controlli effettuati nel 2020 sulla filiera dei mangimi. Sui campioni prelevati, come previsto dal Piano è stata effettuata la ricerca di:

  • costituenti di origine animale non ammessi nei mangimi;
  • Salmonella spp;
  • sostanze farmacologicamente attive e additivi destinati all’ alimentazione animale;
  • sostanze indesiderabili che includono anche i contaminanti ambientali (contaminanti ambientali (micotossine, diossine, melamina, pesticidi e altri);
  • Organismi geneticamente modificati (OGM)

 

Sui 9112 campioni ufficiali prelevati, sono risultati non conformi lo 0,6 %  dato che dimostra una rispondenza alla normativa prevista con una percentuale di conformità pari al 99,4.

 

I risultati  inoltre rilevano un decremento rispetto all’ anno precedente, pari ad un numero di 26 non conformità in meno.

Le 55 irregolarità riscontrate nel 2020 sono così distribuite:

− n. 31 di cui: n. 5 per presenza di principi farmacologicamente attivi ed additivi vietati o in concentrazione non consentita e n. 26 per il rilievo di fenomeni di Carry-Over;

− n. 7 per contaminazione da Salmonella spp.;

− n. 6 per presenza di micotossine in quantità superiori  ai limiti previsti;

− n. 5 per presenza di Organismi Geneticamente Modificati ( mancanza delle indicazioni in etichetta ma nessun rilievo relativamente a  OGM non autorizzati);

− n. 5 per presenza di costituenti di origine animale vietati;

− n. 1 per presenza di PCB-NDL ( Policlorobifenili non-diossina simili)

 

Il Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA)

Il Piano Nazionale Alimentazione Animale ha la finalità di contribuire, attraverso la vigilanza e il controllo sui mangimi, ad assicurare la salubrità dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano.

Il PNAA viene attuato mediante sopralluoghi ispettivi e analisi di campioni di mangimi e acqua di abbeverata, prelevati lungo tutta la filiera.

Il Ministero della Salute coordina l’attività di vigilanza e controllo a livello nazionale e trasmette il PNAA alle Regioni e Province Autonome (PA) che, tramite gli Assessorati alla Sanità (o altri organi competenti), sviluppano una programmazione regionale (PRAA) con la quale vengono fornite nel dettaglio tutte le indicazioni  alle ASL per l’ effettuazione dei controlli ufficiali.

L’attività di verifica sui mangimi provenienti dai Paesi Terzi o dalla UE  è svolta rispettivamente, dai Posti di Controllo Frontaliero (PCF) e dagli UVAC. I campioni raccolti sono analizzati dagli II.ZZ.SS., la cui attività, per quanto riguarda gli aspetti tecnico-scientifici, è coordinata  dall’I.S.S., che effettua le eventuali  analisi di revisione.

Scarica il report completo

Fonti:

Ministero della Salute



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