Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
esche avvelenata

Attivo il Portale Nazionale degli Avvelenamenti dolosi degli animali

È attivo dal 18 settembre 2019 il Portale Nazionale degli Avvelenamenti Dolosi degli Animali. Nato da un’idea del Ministero della salute e realizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, con il contributo del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dello stesso Istituto, il Portale consente la completa gestione informatizzata dei casi di sospetto avvelenamento, denunciati ai sensi della normativa vigente, nonché il costante monitoraggio del fenomeno e delle sue caratteristiche temporali e spaziali.

Cittadini, forze dell’ordine e magistratura dispongono, in questo modo, di uno strumento sempre aggiornato dove reperire informazioni utili per la prevenzione e la repressione del fenomeno.

Il Portale telematico è suddiviso in due sezioni: un’Area Pubblica all’interno della quale verificare la diffusione del fenomeno sul territorio nazionale attraverso la consultazione dei dati, un’Area Riservata alla quale solo i veterinari possono accedere, previa registrazione, per adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla nuova Ordinanza Ministeriale, in caso di rinvenimento di animali morti per sospetto avvelenamento o di esche contenenti sostanze tossiche o nocive.

Nell’Area Pubblica sono raccolti dati dal 2005 al 2018, suddivisi per Regione, aggregati in tabelle e grafici.
Come strumento innovativo, sarà inoltre consultabile una mappa interattiva attraverso cui visualizzare la distribuzione spaziale e temporale dei casi di avvelenamenti dolosi o di spargimento di esche avvelenate che risalgono ai tre mesi precedenti la data della consultazione, consentendo ai cittadini di identificare le aree più rischiose per il proprio animale domestico o per le specie selvatiche.
La mappa si basa sui casi confermati e i dati sono prodotti dalla Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali che rappresentano, indiscutibilmente, la fonte primaria delle informazioni che le Forze dell’ordine e la magistratura possono utilizzare per la repressione e prevenzione del fenomeno.
Nella stessa area sono presenti anche sezioni informative dedicate alla normativa vigente, agli agenti tossici maggiormente riscontrati nei casi di avvelenamenti dolosi.
Infine una sezione dedicata progetti e ai corsi effettuati, o in programmazione, per la ricerca e la formazione sull’argomento.

Nel suo complesso, dunque, il sistema consente la completa gestione informatizzata dei casi di avvelenamento a partire dalla denuncia del sospetto sino alla diagnosi definitiva, nonché l’invio informatizzato dei documenti previsti dalla normativa in vigore alle autorità competenti.

In questa ottica il Portale Nazionale degli Avvelenamenti Dolosi degli Animali si pone come uno strumento valido e aggiornato, sempre a disposizione dei cittadini ma soprattutto a supporto delle forze dell’ordine, della magistratura e in particolare della categoria dei veterinari, pubblici e privati, da sempre in prima linea nella lotta all’odioso fenomeno criminale rappresentato dall’avvelenamento doloso di animali.

Consulta il sito: https://avvelenamenti.izslt.it/

Per la Registrazione all’area privata per i  Medici Veterinari: https://avvelenamenti.izslt.it/app/

Esche e bocconi avvelenati: prorogata l’ordinanza ministeriale

Nella GU della Repubblica Italiana serie generale n 196 del 22.08.2019, è stata pubblicata la rinnovata Ordinanza ministeriale relativa al divieto e detenzione di utilizzo di esche e bocconi avvelenati, 
emanata per la prima volta il 18 dicembre 2008 e anualmente riconfermata.

Nonostante i risultati positivi ottenuti dall’applicazione della norma, “la disseminazione incontrollata di esche e sostanze tossiche è un fenomeno pericoloso utilizzato, soprattutto in alcune aree del Paese, come strumento doloso per eliminare animali randagi. Un’abitudine che rappresenta un grave problema di sanità e incolumità pubblica in quanto, oltre ad essere un rischio per gli animali domestici, costituisce un serio pericolo per l’ambiente e soprattutto per gli esseri umani, in particolare per i bambini” (Fonte Ministero della Salute).

In evidenza nel testo rinnovato:

  • attivazione di nuove procedure informatizzate di comunicazione alle autorità competenti delle segnalazioni e dei dati utili al monitoraggio del fenomeno,  con la possibilità per  cittadini e autorità giudiziaria di disporre di un quadro completo della situazione;
  • il medico veterinario libero professionista potrà inviare direttamente all’Istituto Zooprofilattico territorialmente competente le carcasse di animali deceduti, campioni biologici ed esche o bocconi avvelenati.

Presso l’Unità Territoriale Toscana Sud, sede di Grosseto dell’IZS Lazio e Toscana, è operativo dal 2009  il Centro di  Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, particolarmente impegnato nella problematica degli avvelenamenti dolosi degli animali.

 

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