Verso un futuro sostenibile: il ruolo di Hermetia illucens nei mangimi e la partecipazione dell’IZSLT alla mostra FAO “From Seeds to Food”
In un contesto globale in cui la sostenibilità è una priorità, la ricerca di fonti alternative di proteine per l’alimentazione animale è una delle sfide più urgenti.
Tra le soluzioni emergenti, Hermetia illucens – la mosca soldato nera – rappresenta un modello virtuoso di economia circolare, capace di trasformare scarti organici in biomassa proteica per mangimi destinati ad acquacoltura e allevamenti, riducendo al tempo stesso la dipendenza dalla soia importata e le emissioni legate alla sua produzione.
L’IZSLT, da anni impegnato in questo ambito di ricerca, ha partecipato alla mostra FAO “From Seeds to Food”, dedicata all’innovazione e alla sostenibilità agroalimentare.
L’iniziativa ha permesso di portare la scienza vicino ai cittadini, promuovendo la conoscenza e la consapevolezza collettiva sui temi del cambiamento sostenibile e del ruolo che ciascuno può avere nel costruire un futuro più responsabile.
Durante l’evento, i visitatori hanno potuto osservare dal vivo esemplari di Hermetia illucens e seguire tutte le fasi del suo ciclo biologico — dalle uova alle larve, dalle pupe agli insetti adulti.
Questo approccio diretto e interattivo ha permesso a bambini e adulti di “toccare con mano” la ricerca, comprendendo il valore pratico e ambientale di un’innovazione capace di coniugare scienza, economia circolare e tutela del pianeta.
«Verso un futuro sostenibile significa anche saper ripensare i modelli produttivi e alimentari con intelligenza e responsabilità» – ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’IZSLT, Dr. Stefano Palomba. – «La partecipazione alla mostra FAO ha rappresentato un’occasione importante per mostrare il valore concreto della ricerca scientifica applicata alla sostenibilità. Avvicinare i cittadini alla scienza, in particolare le nuove generazioni, è fondamentale per costruire una cultura condivisa del rispetto ambientale e della responsabilità collettiva».
Allo stand dell’Istituto, curato dai professionisti della UOT Lazio Nord Viterbo, è stata presentata una selezione di soluzioni tecnologiche avanzate per l’apicoltura, tra cui un alveare digitale per il monitoraggio da remoto dello stato di salute delle colonie, una trappola innovativa per la lotta ad Aethina tumida — il coleottero parassita degli alveari — e la prima piattaforma basata sull’Intelligenza Artificiale (IA) dedicata al settore apistico, sviluppata nell’ambito del progetto europeo B-THENET, coordinato dall’IZSLT.
La piattaforma illustrata dai colleghi dell’apicoltura ha suscitato grande interesse per il potenziale
innovativo e la rilevanza globale di questa tecnologia, riconoscendone il valore nel promuovere sistemi produttivi più sostenibili e resilienti.
