corso
Con la Delibera del Direttore generale dell’ 11 gennaio_2020, è stato approvato Il Piano Formativo dell’IZS Lazio e Toscana 2020-2021.
Nel Piano sono riportati gli eventi formativi rivolti al personale e all’utenza esterna, articolati in queste aree tematiche:
– sanità veterinaria;
– sicurezza alimentare;
– comunicazione;
– gestionale;
– amministrativa;
– qualità;
– sicurezza nei luoghi di lavoro;
– linee guida, protocolli e procedure;
– informatica;
– inglese scientifico;
– trasparenza e prevenzione della corruzione;
– contenuti tecnico- professionali specifici di ogni professione.
Nel corso dell’anno la pianificazione potrà subire delle modifiche, soprattutto in termini di previsione di altri interventi, motivati da esigenze o circostanze impreviste.
Il Piano sarà quindi periodicamente revisionato.
Le informazioni più dettagliate di ciascuna iniziativa formativa saranno pubblicate nel Portale della Formazione dell’IZS Lazio e Toscana.
Ufficio di Staff Formazione
tel. 06.79099421/356/309 – formazione@izslt.it
Organizzato dall’International Buffalo Federation, di cui il Prof. Antonio Borghese è il segretario generale, , l’iniziativa è arrivata alla sua quarta edizione.
I lavori si apriranno il 7 maggio presso il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) di Monterotondo, per poi proseguire in altre sedi, come l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, l’Associazione Italiana Allevatori (AIA), l’ ISPAAM (Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo), alcune aziende zootecniche e un centro tori.
Saranno trattati tutti gli aspetti dell’allevamento della specie bufalina, tra cui la genetica, la sanità, l’ambito zootecnico-produttivo, la riproduzione e l’economia.
I numerosi relatori provengono da diverse realtà, tra cui l’ Università, gli Istituti Zooprofilattici, l’ISPAAM, il CREA e l’ AIA.
Il 9 maggio il corso si terrà presso l’IZS Lazio e Toscana, dove esperti dell’Istituto tratteranno aspetti relativi alle malattie infettive del bufalo, con particolare riferimento alla brucellosi e al latte e derivati.
Programma.
16 maggio 2018
IZS Lazio e Toscana – Sezione di Latina;
S.P. Congiunte Destre, snc – Località Chiesuola
Programma
Destinatari: allevatori, tecnici, operatori di associazioni di categoria che si occupano di produzione, raccolta, trasformazione e controllo del latte.
Finalità:
Formare e abilitare, ai sensi della Determinazione 16 novembre 2016 n. G13508 Regione Lazio – Allegato A, parte I, tutti gli operatori del settore al prelievo di latte crudo di massa in allevamento per la verifica dei parametri qualitativi e dei requisiti igienico-sanitari.
Il 3 e 4 maggio presso la sezione di Firenze dell’IZS Lazio e Toscana si terrà un’altra delle numerose edizioni del Corso ECM “Gestione di un focolaio di Afta Epizotica e norme di Biosicurezza”, organizzate dall’IZS Lombardia e Emilia Romagna (IZSLER) e dal Ministero della Salute nelle diverse regioni italiane a partire dal 2017.
L’edizione di Firenze vede la collaborazione dell’IZS Lazio e Toscana (IZSLT) e della Regione Toscana ed è indirizzata a veterinari e biologi delle ASL della Toscana e dell’IZSLT.
I docenti e gli esercitatori sono professionisti dell’IZSLT, delle ASL della Toscana e del Ministero della Salute
I partecipanti acquisiranno le conoscenze per una corretta gestione di focolai di Afta Epizootica secondo la Direttiva 2003/85/CE, attuata con D.Lgs 18 Settembre 2006 n. 274 e saranno in grado di:
– gestire i casi sospetti e implementare adeguate misure preventive o di controllo in caso di
conferma;
– gestire i focolai, l’unità di crisi e il reporting tempestivo all’ Autorità Centrale.
L’evento rientra in un progetto formativo dell’ EUFMED (The European Commission for the control of Foot-and-Mouth disease), del Ministero della Salute (Direzione Generale Sanità animale e farmaci veterinari) e dell’ IZSLER (sede del Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Vescicolari) del tipo ‘formazione a cascata’
Lo scopo è che i ‘formati’ da EuFMD agiscano da ‘formatori’ a livello nazionale, regionale e quindi locale, in modo da trasferire la conoscenza e le capacità acquisite