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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
coltivazioni

EFSA – Cambiamenti climatici e sicurezza alimentare

I cambiamenti climatici rappresentano una sfida importante per la sicurezza alimentare globale.
I mutamenti a lungo termine di temperatura, umidità, modelli di precipitazioni e la frequenza di eventi meteorologici estremi stanno già influenzando le pratiche agricole, la produzione agricola e la qualità nutrizionale delle colture alimentari.
Rapporto EFSA: “Climate change as a driver of emerging risks for food and
feed safety, plant, animal health and nutritional quality”.

 

 

L’impronta ecologica globale dell’uomo è un’unità di misura che serve  a capire di quanto spazio ha bisogno l’uomo per vivere nel modo in cui vive, consumando quanto consuma e producendo i rifiuti che produce in un determinato momento,  Nel 1961 eravamo nella condizione di “necessità di meno” di un pianeta Terra.   Allo stato attuale, abbiamo bisogno di poco più di 1,7 “Pianeti Terra” e le prospettive degli studiosi ci dicono che nel 2030 avremo bisogno di 2 volte il nostro pianeta Terra, per cui se nel 1961 le necessità degli abitanti del mondo erano  meno di quanto la terra potesse offrire,  oggi i fabbisogni sono superiori a quanto può fornire il Pianeta Terra, con valore  1,7 (cioè 0,7 in più di ciò che può garantire). Tra 10 anni, nel 2030 il valore sarà di 2, cioè le esigenze della popolazione saranno il doppio di quanto la terra potrà garantire.

 

 

A tale proposito, le preoccupazioni sui rischi correlati all’ambiente sono di primaria importanza.
In un ambiente in costante cambiamento, mantenere sane le coltivazioni e gli  animali al fine di proteggere gli alimenti derivati diventa di cruciale importanza.
Anche se nell’EU la catena alimentare non è stata mai così sicura come adesso, l’OMS stima che in EU tuttora almeno 23 milioni di casi di malattia sono da ascrivere a batteri, virus, parassiti, tossine ed allergeni di origine alimentare con almeno 5000 morti all’anno.
Diventa quindi importante rafforzare la ricerca scientifica  verso l’effettuazione di studi di risk assessment e management, per rafforzare la sicurezza alimentare di ogni fase della catena dei sistemi di approvvigionamento alimentare.

 

E’ noto che la sensibilità di germi, microrganismi potenzialmente tossici e altri parassiti ai fattori climatici suggerisce che ques’ultimi hanno il potenziale di influenzare l’insorgenza e l’intensità di alcune malattie di origine alimentare.
Inoltre, il mutamento delle condizioni può favorire la creazione di specie esotiche invasive dannose per la salute delle piante e degli animali.
Il riscaldamento dell’acqua di mare in superficie e un maggiore apporto di nutrienti porta alla profusione di alghe che producono tossine causando focolai di contaminazione dei frutti di mare.