Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
cervo coda bianca

SARS-CoV-2 in cervi dalla coda bianca in Nord America

Recenti ricerche scientifiche hanno mostrato un’elevata prevalenza dell’infezione da SARS-CoV-2 all’interno delle popolazioni di cervi dalla coda bianca in Nord America.

E’ la prima volta che il virus viene rilevato a livello di popolazione nella fauna selvatica.

Questa scoperta richiede ulteriori ricerche per determinare se i cervi dalla coda bianca potrebbero diventare un serbatoio di SARS-CoV-2 e per valutare altre implicazioni per la salute pubblica o animale.

Poiché non mostrano segni clinici di infezione, il cervo dalla coda bianca deve essere monitorato per la possibilità di diventare un serbatoio silenzioso.

Sebbene al momento non ci siano prove della trasmissione di SARS-CoV-2 dal cervo dalla coda bianca all’uomo, sembra che ci siano state più introduzioni del virus nelle popolazioni di cervi dalla coda bianca da parte dell’uomo.

Nonostante l’ampia circolazione di SARS-CoV-2 nelle popolazioni di cervi dalla coda bianca, il virus non sembra essere mutato in modo significativo.

Fonte OIE (https://www.oie.int/en/oie-statement-on-monitoring-white-tailed-deer-for-sars-cov-2/)

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