Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria

Nasce ad Amalfi il 29 settembre la Società Italiana delle Scienze Forensi Veterinarie

Quaranta i Soci Fondatori, tutti provenienti da un percorso formativo ultra specialistico nel campo delle Scienze Forensi Veterinarie e fortemente motivati a far crescere questa nuova branca della medicina veterinaria.

                “La richiesta forte e pressante della società civile, degli organi di polizia giudiziaria, delle Procure e dei Tribunali di avere professionisti competenti e preparati nella gestione dei reati a danno degli animali e dei casi giudiziari che vedono coinvolti gli animali, direttamente o indirettamente, ha reso necessario la nascita di questa nuova associazione culturale”.

Vice presidente della neonata associazione è Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell’IZS Lazio e Toscana, istituito 13 anni fa presso la sede di Grosseto.
Nato nel 2007 come un’Unità Specialistica di Medicina Forense, nel 2009 il Ministero della Salute lo rafforza come Centro di Referenza Nazionale. Il lavoro della struttura ha introdotto la cultura della Medicina Veterinaria Forense in Italia, cultura che si è poi estesa all’Università, attraverso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli, favorendo la formazione nelle scienze forensi veterinarie. Una specializzazione acquisita da numerosi veterinari e biologi di tutta l’Italia, comprendendo veterinari delle ASL, Veterinari degli IIZZSS, docenti universitari in Anatomia patologica veterinaria, veterinari liberi professionisti e biologi degli IIZZSS.

Presidente è il Prof. Orlando Paciello del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali della Università Federico II di Napoli.

Le finalità promosse nell’atto costitutivo della Associazione sono:

  1. promuovere l’avanzamento delle conoscenze e lo sviluppo delle tecnologie nell’ambito delle scienze forensi veterinarie;
  2. rappresentare e tutelare i propri associati, in campo nazionale e internazionale, sul piano scientifico, professionale, giuridico e morale, restando espressamente escluso lo svolgimento di qualsiasi attività sindacale diretta o indiretta;
  3. promuovere l’aggiornamento scientifico e professionale dei Soci attraverso programmi annuali di attività formativa, anche nell’ambito dell’Educazione Continua in Medicina (E.C.M.), nonché attraverso la stampa di periodici e pubblicazioni;
  4. collaborare con gli organi amministrativi e di governo, locali e nazionali, e con le Autorità giuridiche e sanitarie nell’elaborazione di norme concernenti l’ambito delle Scienze Forensi Veterinarie;
  5. promuovere l’elaborazione di Linee Guida per le attività diagnostiche e gestionali;
  6. promuovere il coordinamento e lo sviluppo delle unità operative di medicina veterinaria forense in ambito regionale e nazionale;
  7. promuovere protocolli di studio, ricerche di studio finalizzate anche in collaborazione con altre società e organismi scientifici;
  8. patrocinare la costituzione di gruppi di studio con interessi culturali specifici di settore;
  9. promuovere il miglioramento della didattica e dell’assistenza nel campo delle Scienze Forensi Veterinarie;
  10. promuovere la definizione di standard qualitativi e l’adozione di sistemi di controllo di qualità nei laboratori dove di praticano le Scienze Forensi Veterinarie;
  11. stabilire rapporti di collaborazione anche a livello internazionale con altre Federazioni, Società o Associazioni operanti nel campo delle Scienze Forensi Veterinarie;
  12. finanziare le attività sociali solo attraverso i contributi degli associati e/o di enti pubblici nonché di soggetti privati, con esclusione di qualsivoglia finanziamento che possa anche astrattamente configurare conflitto di interesse diretto e/o indiretto con i principi dell’associazione;
  13. finanziare le attività formative e gli ECM, nel rispetto dei criteri e dei limiti stabiliti dalla Commissione nazionale per la formazione continua.
  14. promuovere la creazione di studi associati di medici veterinari forensi ed altri esperti delle scienze forensi che debbano rispondere a requisiti previsti dall’associazione.

Il comunicato

Monitoraggio genetico della popolazione di Lupo nel Parco Regionale dei Castelli Romani

E’ in corso il progetto “Analisi molecolari genetiche su campioni biologici finalizzate al monitoraggio genetico della popolazione di Lupo nel Parco Regionale dei Castelli Romani”, frutto di una convenzione stipulata tra l’IZS Lazio e Toscana e l’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani lo scorso settembre.

La presenza del lupo ai Castelli Romani è ormai accertata e costituisce un segnale positivo per l’ecosistema.

Il progetto prevede che Il laboratorio di Genetica Forense di Rieti dell’IZS Lazio e Toscana effettuerà accertamenti diagnostici su campioni biologici (peli, feci, saliva da morsi su fauna selvatica o domestica predata) appartenenti in via ipotetica a esemplari di Canis lupus provenienti dal Parco Regionale dei Castelli Romani.

I campioni saranno analizzati allo scopo di identificarne, attraverso metodi di genetica molecolare, l’appartenenza alla popolazione di lupo appenninico o di cane domestico e di individuarne gli eventuali ibridi caratterizzandone la specie e il genotipo individuale.

Il Laboratorio di Genetica di Rieti, diretto dalla Dott.ssa Rita Lorenzini, ha una consolidata e riconosciuta esperienza e competenza in progetti che riguardano la salvaguardia della biodiversità della fauna selvatica e della tutela della fauna domestica e opera anche nell’ambito del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria.

 

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