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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Capodogli nel Mediterraneo

Il capodoglio è un mammifero marino, un cetaceo Odontocete, il più grande predatore del pianeta – i maschi possono raggiungere e superare i 18 m di lunghezza (eccezionalmente 21 metri) – e possiede il cervello più grande del regno animale. Nel Mediterraneo è una specie regolarmente presente da nord a sud.

Quando lo si incontra nel suo ambiente naturale, il mare aperto, caratterizzato da fondali profondi e canyon, è impossibile non riconoscerlo dal suo unico soffio, inclinato di 45°a sinistra, che il capodoglio emette a ogni respiro. Presenta una testa molto grande e dalla forma squadrata, che copre quasi la totalità di 1/3 della lunghezza del corpo, e il nome capodoglio (capo d’olio) deriva dalla presenza dello spermaceti, un organo contenente una sostanza oleosa implicato nelle immersioni profonde. Infatti, questa specie è uno dei campioni di immersioni più stupefacenti al mondo: può rimanere in apnea anche per oltre un’ora e raggiungere profondità straordinarie – fino ai 2000 m – alla ricerca del suo principale pasto costituito da calamari di profondità. Come altri cetacei, ha la capacità di eco-localizzare (biosonar) producendo suoni che danno una “visione sonora” dell’ambiente circostante per potersi orientare e individuare le prede.

I capodogli non sono solo giganti degli oceani, ma anche straordinarie creature che compongono comunità sociali con tradizioni e modi di vita affascinanti. Formano gruppi familiari di femmine imparentate tra loro o gruppi di maschi “scapoli”. Al contrario della leadership umana, le decisioni all’interno delle comunità di capodogli sembrano essere prese attraverso il consenso anziché attraverso un’autorità centralizzata. Questo si dimostra cruciale quando, centinaia di loro viaggiano insieme, monitorando i pericoli dei predatori, come le orche che minacciano i cuccioli. Un’altra curiosità: i capodogli dormono, o meglio si riposano, in “verticale”: restano in apnea e in immersione con la testa rivolta verso la superficie, rimanendo nella colonna d’acqua in galleggiamento neutro.

Nonostante sia il più grande predatore vivente, un gigante del mare, è tanto maestoso e imponente quanto fragile. Nel Mediterraneo, è considerata una specie minacciata e in pericolo di estinzione dalla IUCN (EN, endangered).