Skip to content
Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Influenza aviaria

 

L’Influenza aviaria è una malattia degli uccelli causata da un virus dell’Influenza di tipo A, (Orthomyxoviridae, genere Influenza-virus A).

Diffusa in tutto il mondo, l’infezione  è in grado di contagiare pressoché tutte le specie di uccelli, anche se con manifestazioni molto diverse, da quelle più leggere fino alle forme altamente patogene e contagiose che generano epidemie acute.
Gli uccelli selvatici fungono da serbatoio e possono eliminare il virus attraverso le feci. Si ammalano raramente , ma possono essere molto contagiosi per gli uccelli domestici quali polli, anatre, tacchini e altri animali da cortile.


Ceppi
L’influenza nel pollame può essere provocata da ceppi a bassa patogenicità (LPAI) e da ceppi ad alta patogenicità (HPAI).

I ceppi a bassa patogenicità (LPAI) provocano nel pollame un’affezione leggera, prevalentemente respiratoria, salvo

Centers for Disease Control and Prevention’s Public Health Image Library (PHIL),

aggravamento dovuto ad altre coinfezioni o ad altri fattori.
I ceppi ad alta patogenicità (HPAI), che causano una malattia  grave, caratterizzata da un’infezione generalizzata del pollame colpito, nel quale possono indurre una mortalità in allevamento molto elevata (fino al 100 %)

 


Impatto della malattia
L’impatto della malattia, soprattutto se sostenuto da cappi ad alta patogenicità, può essere devastante, sia per l’elevato tasso di mortalità che può essere raggiunto, che per  le ingenti perdite economiche che ne conseguono, derivanti  dall’adozione di una politica di eradicazione e dalle restrizioni al commercio imposte ai paesi sede di focolai.


Sanità pubblica
Il  controllo sanitario di  questa malattia è importante anche per i riflessi sulla salute pubblica.
I virus influenzali appartenenti al tipo A possono, infatti, infettare anche altri animali (suini, equini, cani, balene) nonché l’uomo.
Data l’elevata frequenza con cui questi virus vanno incontro a fenomeni di mutazione, esiste la possibilità che da un serbatoio animale possa originare un nuovo virus per il quale la popolazione umana potrebbe risultare suscettibile.
Tuttavia sono  rari i casi di infezione nell’uomo. La fonte di contagio per gli esseri umani è costituita da volatili infetti che possono trasmettere il virus attraverso la saliva, il muco e le feci.

La malattia è soggetta ad obbligo di denuncia.

Piani di sorveglianza.

Fonti:

 

Materiale divulgativo:

Aggiornamenti 

Manuale operativo Influenza aviaria 

Piano Nazionale sorveglianza _Influenza aviaria_2023