Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
spiaggiamenti

Salute degli animali marini: il punto della situazione con Buongiorno regione – rai3

Buongiorno Regione ha fatto il punto della situazione sulla salute degli animali marini, in diretta dal nostro Istituto nella puntata del 16/02, insieme a Gubbiotti, presidente del parco di Roma, Lisa Stanzani, presidente dell’Associazione APS Sotto il mare, con Filippo Fratini biologo marino, Cristiano Cocumelli dirigente veterinario IZSLT e Ugo Della Marta Direttore Generale IZSLT.

 

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (IZSLT) è impegnato nella sorveglianza degli spiaggiamenti di cetacei, per monitorare, diagnosticare ed approfondire lo studio delle patologie che possono colpire queste specie.

 

Nel 2020 e nei primi due mesi del 2021, il monitoraggio sugli animali marini spiaggiati ha permesso di osservare una diminuzione delle segnalazioni di spiaggiamento nelle coste laziali, numeri che rientrano ampiamente nei limiti della media attesa.
Si è osservato invece lo spiaggiamento di specie storicamente meno comuni, come ad esempio il grampo (Grampus griseus) e la balenottera comune (Balaenoptera physalus).

Spesso a provocarne la morte sono cause naturali spesso di origine infettiva, come infezioni batteriche (da Photobacterium e Aeromonas) e virali (da Morbillivirus ed Herpesvirus), ma la salute è messa a rischio anche dall’interazione con attività umane legate alla pesca o per l’abbandono in mare di inquinanti (plastiche e rifiuti in primis).

Nel servizio I racconti di buone pratiche e di attività messe in campo da istituzioni e volontari per prendersi cura e proteggere gli abitanti del nostro mare, con importanti raccomandazioni per come intervenire nei casi di ritrovamento a tutela della salute umana.

 

 

Izs Lazio e Toscana recupera il delfino spiaggiato a Sabaudia


Sabaudia – recuperato il delfino spiaggiato sul litorale dell’Oasi di Kufra.

E’ un tursiope,  (Tursiops truncatus) femmina, adulta della lunghezza di 305 cm e del peso stimato di 2 quintali,  in ottimo stato di conservazione, verosimilmente morto poche ore prima.

La rete degli Enti responsabili della gestione degli spiaggiamenti si è subito messa in moto.  Carabinieri e personale del Parco Nazionale del Circeo e dell’Ufficio Biodiversità di Fogliano hanno attivamente collaborato con il personale dell’IZSLT alle operazioni di recupero della carcassa.
Il recupero é stato particolarmente impegnativo per la distanza fra il luogo di spiaggiamento e l’accesso al mezzo utilizzato per il trasporto e per la mole dell’animale.

Sull’animale verranno eseguite indagini necroscopiche dai veterinari specializzati dello Zooprofilattico Lazio e Toscana per  stabilire le cause di morte.

La segnalazione, come di consueto, si é diramata nella rete di contatti degli Enti responsabili della gestione di eventi di spiaggiamento, coinvolgendo nello specifico la Dott.ssa Buglione del servizio Veterinario della ASL di Latina, l’Ufficio Tutela e Valorizzazione del Mare e delle Coste della Regione Lazio e il Dott. Cristiano Cocumelli dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale  Lazio e   Toscana (IZSLT).

L’Istituto è impegnato nella sorveglianza degli spiaggiamenti di cetacei, con lo scopo di monitorare il fenomeno,  diagnosticare e approfondire lo studio delle patologie che possono colpire queste specie.
Un obiettivo che si realizza nella collaborazione delle diverse figure istituzionali che operano sul territorio, come nell’esempio di ieri.

Nella sezione Sanità e Benessere animale – Fauna selvatica, pubblichiamo gli aggiornamenti su episodi di mortalità di Cetacei a beneficio della corretta informazione per la stampa e i cittadini.

 

Spiaggiamenti di mammiferi marini nel Lazio e nella Toscana (2017-2019)

Relazione  delle attività svolte dall’IZS Lazio e Toscana nell’ambito degli spiaggiamenti di mammiferi marini lungo le coste del Lazio e della Toscana dal gennaio 2017 all’agosto 2019.

Nel documento i veterinari dell’Istituto impegnati nel monitoraggio e nella sorveglianza dello stato sanitario degli animali marini lungo le coste del Lazio e della Toscana (equipe della Dott.ssa Terracciano in Toscana e del Dott. Cristiano Cocumelli nel Lazio), riportano le attività e i risultati conseguiti in collaborazione con altri Enti e organizzazioni.

In questo arco di tempo si sono registrati 140 soggetti spiaggiati, con la prevalenza di Stenella coeruleoalba (n. 72) e Tursiops truncatus (n. 40).

 

Sugli animali spiaggiati, quando possibile e a seconda dei casi, sono stati eseguiti esami necroscopici, virologici, batteriologici, parassitologici, istologici e tossicologici.

 

Virus
La ricerca di agenti virali si concentra particolarmente sul Dolphin Morbillivirus (DMV) e sull’Herpesvirus. Il Morbillivirus è ampiamente riconosciuto come agente eziologico causa della morte di singoli animali o come responsabile negli eventi di mortalità nei Cetacei.
Meno si conosce dell’Herpesvirus il cui ruolo deve essere ancora approfondito.

Morbillivirus nel tessuto nervoso. In marrone virus all’interno del corpo delle cellule nervose (neuroni) e dei loro prolungamenti (dendriti)

La positività al Morbillivirus con la tecnica PCR  si attesta ad un valore di prevalenza del 36%

 

Batteri
Nell’ambito delle indagini  batteriologiche meritano una particolare menzione gli isolamenti di Photobacterium damselae subsp. Damselae, di Brucella ceti e  Listeria monocytogenes, questi ultimi due patogeni anche per l’uomo.

 

Parassiti
Tra le specie parassitarie riscontrate con maggiore frequenza spicca il  Pholeter gastrophylus.

 

La definizione delle cause di morte nei soggetti spiaggiati  è un processo complesso, che richiede la valutazione globale delle prove di laboratorio a supporto delle indagini necroscopiche.

Le fonti bibliografiche internazionali riportano che solo in una limitata percentuale, circa il 50%,  di casi è possibile definire la causa di morte.

 

Relazione completa

 

 

Delfini spiaggiati sul litorale toscano: proseguono gli esami da parte dell’IZS Lazio e Toscana

Sono stati ritrovati sulle coste della Toscana dal 26 giugno al 26 luglio 2019 otto tursiopi (delfini della specie  Tursiops truncatus) morti e un soggetto di specie non definita.

Le segnalazioni provengono da Livorno, San Vincenzo, Viareggio, Vada e Baratti, mentre un delfino del genere Stenella è stata rinvenuto nelle saline di Orbetello.
Nel 2018 tra giugno e luglio  in Toscana si sono state trovate quattro carcasse di tursiope, la metà rispetto al 2019.

Il Tursiope è la specie di delfino più diffusa in quest’area.

Presso l’IZS Lazio e Toscana, sezione di Pisa, i medici veterinari del gruppo della Dott.ssa Giuliana Terracciano, da anni impegnato in questo genere di episodi, hanno svolto le autopsie.
Le temperature estreme  del periodo hanno contribuito ad una veloce decomposizione delle carcasse, rendendo possibile la necroscopia completa di soli tre soggetti  (2 femmine e 1 maschio).
Di seguito alcune fotografie scattate durante le necroscopie eseguite presso la sezione di Pisa dell’IZS Lazio e Toscana:

Quanto riscontrato in sede autoptica (tra cui ematomi e lesioni sul dorso, emorragie interne) non è sufficiente a identificare la causa o le cause di morte e dovrà essere interpretato alla luce dei risultati degli esami di laboratorio su organi e tessuti prelevati dagli animali morti, che proseguono presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico per gli aspetti microbiologici, virologici, istologici e parassitologici e presso l’Università di Siena per quelli tossicologici.

Al momento sono state avanzate solo delle ipotesi: dall’infezione da Morbillivirus, al decadimento delle difese immunitarie dovuto a contaminanti ambientali, sin’anche ad una certa responsabilità dell’innalzamento delle temperature del mare, o a una combinazione di diversi fattori.

In questo momento continua il monitoraggio costante delle coste da parte della Capitaneria di Porto su  ciò che sta avvenendo sul fronte mammiferi marini in collaborazione con ARPAT, OTB (Osservatorio toscano per la Biodiversità) e  Università di Siena

Spiaggiamenti di delfini in Toscana nel 2019

Dall’inizio dell’anno (gennaio /luglio) sono stati 26 i casi di spiaggiamento, un numero che, con gli avvenimenti di questo mese, è leggermente più alto rispetto allo stesso periodo del 2018,   in cui nei primi sei mesi si erano registrati 21 spiaggiamenti di mammiferi marini.

Da gennaio 2019 a luglio si sono spiaggiati 13 tursiopi, 10 stenelle, 1  capodoglio e 2 non classificabili per l’avanzato stato di decomposizione .

In Toscana si spiaggiano mediamente 20-30 individui anno, di cui circa il 20% in discrete condizioni di conservazione, sui quali è possibile effettuare esame autoptico e relative indagini diagnostiche.

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