Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
ECDPC

Report sulle zoonosi in Europa – 2017

Report  dell’Unione Europea sui trend e sulle fonti delle zoonosi (malattie trasmissibili dagli animali all’uomo), degli agenti zoonotici e delle tossinfezioni alimentari  nel 2017

Questo documento  dell’EFSA (European Food Safety Authority) e del ECDPC (European Centre for Disease Prevention and Control) riporta i dati del monitoraggio delle zoonosi in 37 paesi Europei, 28 membri della UE e nove non membri, relativo al 2017

Campylobacteriosi
Risulta la zooonosi più frequentemente riportata
e il suo trend è aumentato sino al 2008, per poi stabilizzarsi dal 2013 al 2017.
Nel 2017 si registra una lieve flessione dei casi umani rispetto al 2016.
La più alta percentuale è stata rilevata nella carne di pollo (37,4%) e in quella di tacchino (31,5%).

Salmonellosi
Sono stati notificati 19,7 casi per 100,000 abitanti, con un leggero decremento (2.9%) rispetto al 2016.
Le cinque sierovarianti segnalate con maggior frequenza, sono, in ordine decrescente S. Enteritidis, S. Typhimurium, monophasic S. Typhimurium, S. Infantis and S. Newport.
La riduzione di casi umani di salmonellosi riscontratosi dal 2008, è terminato nel periodo 2013-2017 e la proporzione di episodi da Salmonella Enteritidis è aumentata, per lo più a causa di un paese membro che ha iniziato a riportare i dati relativi ai sierotipi.

I dati inerenti gli alimenti e gli animali dimostrano che S. Enteritidis è principalmente associata alle galline ovaiole e ai polli da carne.
La prevalenza di seriovarianti di Salmonella nelle galline  da riproduzione, nelle galline ovaiole, nel broilers e nei tacchini da carne è sostanzialmente invariata o livemente diminuita nel 2017, comparato con il 2016, mentre è leggermente aumentata nei tacchini da riproduzione, responsabile S. Typhimurium

Listeriosi
La listeriosi è stata la zoonosi più grave, con i più alti tassi di ospedalazzazione e mortalità.

Nel 2017 i casi di listeriosi sono lievemente diminuiti: sono state segnalate 2480 infezioni contro le 2509 del 2016.
Tuttavia negli ultimi cinque anni la tendenza è stata in aumento.
La fascia di popolazione più colpita dalla malattia nel 2017 è stata quella degli anziani, in particolare i soggetti di oltre 84 anni. In questa fascia di età il tasso di mortalità era del 24%; globalmente nell’UE l’infezione è stata fatale per uno ogni 10 pazienti.
I più alti livelli di L. monocytogenes sono stati rilevati in pesce e prodotti della pesca (6%), seguiti da insalate pronte (4,2%).

Yersiniosi
La tendenza decrescente dell’UE per i casi confermati di yersiniosi dal 2008 si è stabilizzata nel periodo 2013-2017.

Escherichia coli produttori di Shiga-Tossina (Coli STEC)
Nel 2017 sono stati registrati 7073 casi di infezioni nella UE.
Il tasso di notifica per 100,00 abitanti è di 1,66, con un decremento del 6,2% rispetto al 2016. Dal 2013 al 2017 il trend è risultato stabile.

Tossinfezioni alimentari
Sono stati segnalati 5079 focolai veicolati da alimenti e acque nel 2017, con un calo del 6,8% rispetto al 2016.
Salmonella è stata la causa più comune, in particolare in prodotti a base di carne e uova, seguita da altri batteri, tossine batteriche e virus.

Il report sintetizza anche i trend delle seguenti malattie: tubercolosi bovina, brucellosi, trichenellosi, echinococcosi, toxiplasmosi, rabbia, infezione da Coxiella burnetii (Q fever), West Nile disease e tularaemia.

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