Contaminazione degli alimenti: come limitare i rischi e prevenire le malattie
Le insidie che si nascondono sulla tavola sono molte: ogni anno nel mondo oltre 3 milioni di persone muoiono per infezioni assunte attraverso il consumo di alimenti e acqua. Le fonti di contaminazione degli alimenti sono di natura biologica, chimica e fisica. Tra i contaminanti di natura biologica i microrganismi patogeni possono essere presenti anche senza causare alterazioni evidenti dell’alimento. La loro capacità di provocare malattia dipende da alcuni fattori tra cui:
- la quantità di germi o tossine presenti nell’alimento
- lo stato di salute dell’individuo
- la quantità di cibo contaminato ingerita
Uno stile di vita corretto è indispensabile per garantire un ottimale stato di salute. In particolare un comportamento alimentare adeguato può prevenire eventuali malattie legate al consumo di alimenti, infatti l’adozione di semplici regole non elimina il rischio ma lo riduce sensibilmente. Il consumatore ha il suo posto centrale nella filiera del cibo, quando è consapevole delle responsabilità della conservazione e manipolazione più idonea degli alimenti.
Fonte: Centro Studi Sicurezza Alimentare IZSLT e Regione Lazio
D'estate il pericolo si nasconde nel piatto: il decalogo per la corretta conservazione del cibo
A cosa deve stare attento il consumatore? Quali sono gli errori più frequenti? Le modalità di conservazione se non sono corrette comportano un rischio per il consumatore. Estate, temperature elevate: dal supermercato a casa la qualità igienica potrebbe compromettersi. Il frigorifero di casa rappresenta l’elettrodomestico che tutela la nostra salute se gestito bene, altrimenti potrebbe essere un veicolo di contaminazione. Non mettere i cibi caldi nel frigo perché si alza la temperatura, non riempirlo troppo perchè non circola correttamente l’aria, non accostare cibo crudo al cibo cotto, per evitare contaminazioni crociate, conservare il cibo sempre coperto o usare dei contenitori. Fare attenzione a come scongelare i cibi, mai a temperatura ambiente, è preferibile in frigorifero o nel forno a microonde con il programma "scongelamento".

La parola Sotto Lente: LISTERIA
Che cosa è la Listeria?
Listeria monocytogenes è l’agente patogeno responsabile della listeriosi, malattia che colpisce l’uomo e gli animali. Continua a leggere...
Dal 2015 al 15 giugno 2018 in 5 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito) sono stati segnalati 47 casi di listeriosi, di cui 9 ad esito fatale, causati da un nuovo ceppo di Listeria monocytogenes, particolarmente invasivo. Questo particolare ceppo è stato isolato da prodotti surgelati, in particolare da mais, mix di verdure contenenti mais e, raramente, da spinaci e fagiolini. Questi alimenti (usualmente consumati previa cottura) sono talvolta aggiunti, dopo scongelamento, come ingredienti in insalate, frullati o estratti vegetali, rappresentando – qualora contaminati da Listeria monocytogenes - un potenziale rischio per il consumatore. È stato recentemente dimostrato, infatti, che il batterio Listeria monocytogenes può crescere rapidamente durante la fase di scongelamento dei vegetali surgelati, anche quando avviene a temperatura di refrigerazione (+4 °C).
In Italia, al momento non risultano focolai di infezione e i richiami dei lotti di prodotti vegetali surgelati fanno seguito a una segnalazione di allerta europea proveniente dall’Ungheria. Per ridurre il rischio d’infezione, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) nel Technical Report congiunto pubblicato il 2 luglio scorso raccomandano ai consumatori (in particolare quelli a maggior rischio come anziani, donne in gravidanza, neonati e soggetti con basse difese immunitarie) di cuocere accuratamente le verdure surgelate non pronte al consumo. Si consiglia inoltre, di scongelare i vegetali surgelati pronti per il consumo, mediante trattamento termico.
Fonte Epicentro
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