Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
Piano sorveglianza influenza aviaria 2019

Emanato il nuovo Piano di sorveglianza dell’influenza aviaria per il 2019

Il Piano considera quale fattore di valutazione esclusivamente le specie che risultano a maggior rischio di infezione (specie avicole) e il numero di focolai di influenza aviaria in allevamenti industriali nel corso degli ultimi 5 anni.

Sono state quindi identificate le province “ad alto rischio”, in cui attuare un monitoraggio con frequenza elevata (appartenenti alle regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto) e le province “a rischio medio” da sottoporre a monitoraggio con frequenza meno elevata (regioni: Friuli-Venezia-Giulia, Lazio provincia di Viterbo e Umbria).
Rispetto al Piano del 2018 la provincia di Roma passa alla categoria “a basso rischio”.
La restante parte del territorio nazionale è stata classificata “a basso rischio” e le attività di sorveglianza saranno basate sulla notifica di casi e sospetti di Influenza Aviaria (sorveglianza passiva) e sulla sorveglianza attiva negli allevamenti rurali (svezzatori) come definito dalla legislazione nazionale.

Il Ministero della Salute -Direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari- raccomanda di attenersi scrupolosamente a quanto previsto dal Piano, con particolare riferimento alle prove diagnostiche da utilizzare nello screening iniziale, anche al fine di limitare i costi delle spese sostenute nell’ambito del Piano e riconosciute ammissibili dalla Commissione europea. Il Piano dovrà essere portato a termine entro il 31 dicembre 2019.

Link utili

Piano nazionale 2019 Sorveglianza Influenza aviaria

EFSA-notizie recenti

Centro di referenza nazionale, laboratorio di referenza OIE e centro di referenza FAO per l’influenza aviaria e la malattia di NEWcastle

 

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