Skip to content
Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Ocratossina A: parere scientifico dell’EFSA

Pubblicato dall’EFSA un parere sui rischi connessi all’assunzione tramite gli alimenti di una micotossina, l’ocratossina A. (OTA)
Prodotta naturalmente da alcune muffe, si può ritrovare nei cereali, carne conservata, frutta fresca e secca, formaggi

Nel 2019 era stato oggetto di ricerca nel Piano regionale di monitoraggio conoscitivo di sostanze indesiderabili negli alimenti di origine animale, redatto sulla base di indicazioni ministeriali. Le matrici oggetto del piano sono stati i salumi e formaggi. Il vino, nell’ambito del Piano nazionale di Controllo ufficiale delle micotossine negli alimenti 2016-1018, ha rappresentato la matrice alimentare oggetto di priorità di controllo.
Obiettivo del monitoraggio e del controllo la raccolta dati per la successiva trasmissione a EFSA e la valutazione dei livelli di contaminazione degli alimenti.
Nel calcolare il cosidetto margine di esposizione (MOE) gli esperti hanno utilizzato un approccio piu’ prudenziale rispetto alla valutazione che fu espressa nel 2006. Sono infatti emersi nuovi dati che indicano la possibile genotossicità, potendo danneggiare il DNA e la cancerogenicità per il rene. La consulenza scientifica svolta dall’EFSA fungerà da base scientifica per la Commissione europea nel decidere i livelli massimi di OTA ammessi nei prodotti alimentari.

Fonte:EFSA



Whatsapp Share