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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
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LEGISLAZIONE OGM

L’Unione Europea ha stabilito un quadro normativo specifico per far sì che lo sviluppo delle moderne biotecnologie, con particolare riferimento agli OGM, possa avvenire in condizioni di sicurezza.

che modifica la decisione di esecuzione 2011/884/UE recante misure di emergenza relative alla presenza di riso geneticamente modificato non autorizzato nei prodotti a base di riso originari della Cina

Il quadro normativo mira a:

  • Proteggere la salute umana, animale ed ambientale attraverso l’applicazione dei migliori standard di valutazione di sicurezza disponibili nell’UE, prima che qualsiasi OGM venga posto sul mercato.
  • Mettere in atto procedure armonizzate per una valutazione del rischio ed una procedura di autorizzazione degli OGM che sia efficiente, trasparente e limitata nei tempi.
  • Assicurare una chiara etichettatura degli OGM in commercio per consentire ai consumatori, così come ai professionisti di settore (ad es. agricoltori ed operatori di filiera alimentare e mangimistica), di compiere scelte consapevoli.
  • Assicurare la tracciabilità degli OGM sul mercato

I principali elementi della legislazione UE riguardo gli OGM sono:

  • Direttiva (UE) 2015/412 che modifica la Direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio
  • Regolamento (UE) 2018/848 del Consiglio del 30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici che abroga il regolamento (CE) 834/2007
  • Regolamento (CE) 1829/2003 relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati
  • Regolamento (CE) 1830/2003 concernente la tracciabilità e l’etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati
  • Direttiva 2009/41/CE sull’impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati.
  • Regolamento (CE) 1946/2003 sui movimenti transfrontalieri degli organismi geneticamente modificati
  • Regolamento (CE) n. 65/2004 della Commissione, del 14 gennaio 2004, che stabilisce un sistema per la determinazione e l’assegnazione di identificatori unici per gli organismi geneticamente modificati
  • Regolamento (UE) N. 619/2011 DELLA COMMISSIONE del 24 giugno 2011 che fissa i metodi di campionamento e di analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per animali riguardo alla presenza di materiale geneticamente modificato per il quale sia in corso una procedura di autorizzazione o la cui autorizzazione sia scaduta
  • Regolamento (UE) N. 691/2013 della Commissione del 19 luglio 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 152/2009 per quanto riguarda i metodi di campionamento e di analisi
  • Raccomandazione 2004/787/CE della Commissione, del 4 ottobre 2004, relativa agli orientamenti tecnici sui metodi di campionamento e di rilevazione degli organismi geneticamente modificati e dei materiali ottenuti da organismi geneticamente modificati come tali o contenuti in prodotti, nel quadro del regolamento (CE) n. 1830/2003
  • Regolamento (UE) N. 519/2014 della Commissione del 16 maggio 2014 che modifica il regolamento (CE) n. 401/2006 per quanto riguarda i metodi di campionamento per le grandi partite, per le spezie e gli integratori alimentari, i criteri di rendimento per le tossine T-2 e HT-2 e per la citrinina, nonché i metodi di analisi di screening
  • UNI CEN/TS 15568:2007 Prodotti alimentari – Metodi di analisi per la ricerca di organismi geneticamente modificati e di prodotti derivati – Strategie di campionamento

Questi principali elementi legislativi vengono integrati da ulteriori norme applicative o da raccomandazioni e linee guida su aspetti specifici.

 


Legislazione Comunitaria

  • Il 2 aprile 2015 è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2015/412, che modifica la Direttiva 2001/18/CE, per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio.
  • Regolamento (UE) 2017/625 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, recante modifica dei regolamenti (CE) n. 999/2001, (CE) n. 396/2005, (CE) n. 1069/2009, (CE) n. 1107/2009, (UE) n. 1151/2012, (UE) n. 652/2014, (UE) 2016/429 e (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, dei regolamenti (CE) n. 1/ 2005 e (CE) n. 1099/2009 del Consiglio e delle direttive 98/58/CE, 1999/74/CE, 2007/43/CE, 2008/119/CE e 2008/120/CE del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 89/608/CEE, 89/662/CEE, 90/425/CEE, 91/496/CEE, 96/23/CE, 96/93/CE e 97/78/CE del Consiglio e la decisione 92/438/CEE del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali)
  • Regolamento 2013/287/UE  che modifica la decisione di esecuzione 2011/884/UE recante misure di emergenza relative alla presenza di riso geneticamente modificato non autorizzato nei prodotti a base di riso originari della Cina
  • Regolamento (UE) N. 503/2013 della commissione del 3 aprile 2013 relativo alle domande di autorizzazione di alimenti e mangimi geneticamente modificati in applicazione del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio e che modifica i regolamenti (CE) n. 641/2004 e n. 1981/2006
  • Decisione 2012/69/UE.   Decisione di esecuzione della Commissione del 3 Febbraio 2012 che modifica le decisioni 2007/305/CE, 2007/306/CE e 2007/307/CE per quanto riguarda il periodo di tolleranza delle tracce di colza ibrida Ms1xRf1 (ACS-BNØØ4-7xACS-BNØØ1-4), di colza ibrida Ms1xRf2 (ACS-BNØØ4-7xACS-BNØØ2-5) e di colza Topas 19/2 (ACS-BNØØ7-1), nonché dei loro prodotti derivati
  • Decisione 2011/884/UE.  Decisione di esecuzione della Commissione del 22 dicembre 2011 recante misure di emergenza relative alla presenza di riso geneticamente modificato non autorizzato nei prodotti a base di riso originari della Cina e che abroga la decisione 2008/289/CE
  • Decisione 2010/315/UE che abroga la decisione 2006/601/CE che reca misure d’emergenza relative all’organismo geneticamente modificato non autorizzato «LL RICE 601» nei prodotti a base di riso e che prevede il campionamento casuale e l’analisi volti ad accertare l’assenza di tale organismo nei prodotti a base di riso
  • Decisione della Commissione del 3 aprile 2008 riguardante provvedimenti d’emergenza relativi all’organismo geneticamente modificato non autorizzato “Bt 63” nei prodotti a base di riso
    (Abrogata dalla Decisione di esecuzione della Commissione n. 884 del 2011)
  • Decisione della Commissione del 26 febbraio 2008, che modifica la decisione 2006/601/CE che reca misure d’emergenza relative all’organismo geneticamente modificato non autorizzato LL RICE 601 nei prodotti a base di riso
  • Decisione 2007/157/CE della Commissione, del 7 marzo 2007, che abroga la decisione 2005/317/CE relativa a provvedimenti d’emergenza in relazione all’organismo geneticamente modificato non autorizzato Bt10 nei prodotti a base di mai
  • Regolamento (CE) n. 1981/2006 della Commissione del 22 dicembre 2006 sulle regole dettagliate per l’attuazione dell’articolo 32 del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio relativamente al laboratorio comunitario di riferimento per gli organismi geneticamente modificati.
  • Regolamento (CE) n. 641/2004 della Commissione, del 6 aprile 2004, recante norme attuative del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda la domanda di autorizzazione di nuovi alimenti e mangimi geneticamente modificati, la notifica di prodotti preesistenti e la presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di materiale geneticamente modificato che è stato oggetto di una valutazione del rischio favorevole
  • Regolamento (CE) N° 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi edi alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali
  • Raccomandazione 2003/556/CE del 23 luglio 2003 – Commissione – recante orientamenti per lo sviluppo di strategie nazionali e migliori pratiche per garantire la coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche [notificata con il numero C(2003) 2624] (GUCE L189 del 29.7.2003)
  • Regolamento 2003/1946/CE del 15 luglio 2003 – Parlamento Europeo e Consiglio – sui movimenti transfrontalieri degli organismi geneticamente modificati (Testo rilevante ai fini del SEE) (GUUE L287 del 5.11.2003)
  • Regolamento (CE) n. 1830/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, concernente la tracciabilità e l’etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati, nonché recante modifica della direttiva 2001/18/CE
  • D.lgs. 8 luglio 2003 n. 224 attuazione della direttiva 2001/18/CE concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati;
  • Regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati
  • Regolamento (CE) N. 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare
  • Direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 marzo 2001, sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e che abroga la direttiva 90/220/CEE del Consiglio
  • REGOLAMENTO (CE) n. 258/97 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 gennaio 1997 sui nuovi prodotti e i nuovi ingredienti alimentari (GU L 43 del 14.2.1997, pag. 1)
  • Direttiva 98/81/CE: del Consiglio, del 26 ottobre 1998, che modifica la direttiva 90/219/CEE sull’impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati. GUCE L 330. del 5.12.1998
  • Direttiva 90/219/CEE: del Consiglio, del 23 aprile 1990, sull’impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati. GUCE L 117 del 08.05.90


Legislazione Nazionale


 


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