Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Arbovirosi: prevenzione, diagnosi e controllo

Roma, 19 e 20 maggio Centro Congressi  INMI Spallanzani.

Con l’arrivo della stagione calda torna anche l’attenzione sulle zanzare e sul rischio di trasmissione delle arbovirosi, malattie infettive veicolate da artropodi che possono avere conseguenze per la salute umana. Le punture di zanzara, infatti, non sono solo un fastidio stagionale, ma possono trasmettere virus responsabili di infezioni nell’uomo.

Per approfondire i temi legati alla prevenzione, alla diagnosi e al controllo di queste patologie, l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS ha organizzato il corso di formazione “Arbovirus: patogeni d’importazione con rischio di circolazione autoctona”, il 19 e 20 maggio presso il Centro Congressi dell’INMI.

All’evento ha partecipato, per l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, il Dr. Claudio De Liberato, Responsabile del Centro di Riferimento Regionale per l’Entomologia Sanitaria della Regione Lazio (CRRES), che ha contribuito alla discussione su biologia, prevenzione e controllo degli artropodi vettori di maggior rilevanza sanitaria in Italia.

Il corso ha riunito numerosi esperti provenienti da realtà di primo piano, come lo Spallanzani, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, il Centro Regionale Sangue, diverse ASL, ospedali pediatrici e universitari, oltre a ospiti internazionali provenienti da Argentina e Francia.

Come sottolineato dalle responsabili scientifiche del corso, Francesca Colavita, Alessandra D’Abramo e Martina Spaziante il verificarsi in Italia, sempre più frequente, di focolai autoctoni di malattie esotiche trasmesse da zanzare, unitamente alla mobilità internazionale – accentuata in occasione di grandi eventi come il Giubileo 2025 – aumenta la probabilità di diffusione di queste infezioni anche in aree non endemiche.

«L’IZSLTdichiara il Commissario Straordinario, Dr. Stefano Palomba, conferma il proprio ruolo centrale nella sorveglianza entomologica e nella prevenzione delle malattie trasmesse da vettori, operando in stretta sinergia con le istituzioni sanitarie regionali e nazionali per rafforzare la capacità di reazione a eventuali focolai o epidemie di origine zoonotica o umana. L’obiettivo   è rafforzare la capacità di reazione (preparedness) ad un’eventuale focolaio od epidemia di malattia umana o zoonotica trasmessa da vettori, contribuendo alle attività di sorveglianza epidemiologica ed entomologica, permettendo così l’attuazione di interventi di sanità pubblica tempestivi, coordinati ed efficaci.»

 



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