2019: Diventa realtà il nuovo Regolamento per l'ordinamento dei Servizi
Un lavoro nato dall'impegno della Direzione Aziendale e dal confronto continuo con il Cda e i dirigenti dell'Ente.
Tra gli obiettivi del Direttore Generale, al momento del conferimento dell’incarico, nel 2016, vi era la formulazione del nuovo Regolamento per l’ordinamento dei servizi, alla luce delle innovazioni legislative statali e regionali sull’organizzazione degli Istituti. Dopo la formale adozione del nuovo statuto da parte delle Regioni Lazio e Toscana nel luglio del 2017, la Direzione presenta al CDA nel novembre dello stesso anno la nuova organizzazione. Il Regolamento è stato adottato, dopo approvazione delle due Regioni, all’inizio del 2018, nel corso dello stesso anno stati adottati i conseguenti provvedimenti che hanno consentito all’inizio dell'anno in corso di far partire, nei fatti, la nuova organizzazione.
Abbiamo chiesto al direttore generale, Dr. Ugo Della Marta, di raccontare nella rubrica sottoLente, quali sono stati i principi e le prospettive che hanno ispirato e guidato questo percorso portando alla definizione del nuovo assetto.
"La nuova organizzazione si è ispirata ai principi generali di qualità, efficacia, efficienza, integrazione, omogeneità, equità, accessibilità ed economicità; definendo un modello organizzativo in grado di affrontare le istanze sanitarie e territoriali superando la logica di dipendenza gerarchica tra le strutture, centrali e del territorio, ed adottando un approccio basato su criteri di trasversalità e di perseguimento comune degli obiettivi.
Ruolo dell’Istituto è quello di assicurare una capillare rete pubblica di monitoraggio e controllo sul territorio, una capacità di ricerca operativa e di innovazione nel campo della sanità animale e della sicurezza alimentare, nonché una specifica formazione degli operatori.
In questo scenario, viene ribadito come, accanto ai compiti istituzionali, è necessario rafforzare la funzione di innovazione e trasferimento della conoscenza, in accordo con le altre strutture della Sanità pubblica e della ricerca universitaria ed in partenariato attivo con il mondo delle imprese del territorio di competenza.
Inoltre, fermi restando i compiti che la normativa assegna agli II.ZZ.SS. nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, si punta a integrare le risorse rese disponibili dai finanziamenti pubblici, con iniziative finalizzate ad intercettare ogni nuova fonte di finanziamento.
Questa è la prospettiva che guida lo sviluppo della nuova organizzazione: migliorare, omogeneizzare e rendere più efficienti le attività legate a compiti istituzionali per liberare risorse umane e finanziarie da destinare ad una maggiore presenza sul territorio, con le conoscenze esistenti (Diagnostica, Microbiologia, Chimica, etc.) o da sviluppare (Autocontrollo, Assicurazione Qualità di Prodotti Alimentari, Nuove matrici analitiche etc.)."
Il Direttore Generale - Ugo Della Marta
Il nuovo organigramma è già on line. Al più presto anche nel sito saranno aggiornate le strutture, i compiti e le attività, con la nuova organizzazione.
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