Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
insetti

API e AMBIENTE: “Responsible use of antimicrobials in beekeeping” il nuovo volume a cura di FAO/IZSLT

Il volume, edito nell’ambito dei progetti editoriali FAO della serie per la collana “Animal Production and Health Guidelines”, è frutto della collaborazione FAO-IZS Lazio e Toscana  e raccoglie le principali linee guida per l’uso responsabile del farmaco in apicoltura. Obiettivo è sempre l’importante attuazione di una apicoltura più  sostenibile a livello globale.  Seguendo un approccio One-Health, gli Autori mirano a proteggere non solo l’ape, ma anche la salute dell’uomo e l’ambiente.

Il modo migliore per raggiungere questo fine è quello di applicare una corretta gestione delle api, conoscere e prevenire le loro malattie e dosare i medicinali secondo le buone prassi attenendosi alle indicazioni del veterinario e seguendo quanto riportato in etichetta.

 

 

 “Le api sono fondamentali per la vita sulla Terra per il loro contributo alla biodiversità ambientale e alla quantità e qualità dei sistemi di produzione agricola. L’assenza di api per l’impollinazione potrebbe significare una perdita per gli agricoltori fino al 75% dei loro raccolti. Inoltre, gli stessi prodotti dell’alveare il miele, il polline, la pappa reale, la cera, il propoli e il veleno d’api, generano reddito per gli apicoltori e sono un’importante fonte di cibo ed energia per il genere  umano in tutto il mondo, specialmente in aree rurali…. continua la lettura con il  download del volume  

 

Autori del volume:

Formato G. 1 , L. Yu 2, L.J. Song 2, K. Mintiens 2 and G. Ferrari 1 –

1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

2 Food and Agriculture Organization of the United Nations

API e AMBIENTE: edito il nuovo volume “Good beekeeping practices for sustainable apiculture” a cura di FAO, IZSLT, Apimondia e CAAS

Le api svolgono un ruolo importante nel mantenimento della biodiversità, garantiscono la sopravvivenza di molte piante e la sostenibilità ambientale, favoriscono la rigenerazione delle foreste, l’adattamento ai cambiamenti climatici , migliorando la qualità e la quantità dei sistemi di produzione agricola. In effetti, quasi il 75% delle colture mondiali che producono frutti e semi per il consumo umano dipende, almeno in parte, dagli impollinatori sia per quanto riguarda la resa anche la qualità delle produzioni.
Con il termine APICOLTURA, si fa riferimento alla gestione pratica delle specie di api sociali. Questi i temi sviluppati nel nuovo volume “Good beekeeping practices for sustainable apiculture”,  una raccolta di informazioni e suggerimenti utili per la gestione sostenibile delle api in tutto il mondo.

Il lavoro, sviluppato nell’ambito dei progetti editoriali FAO- serie “Animal Production and Health Guidelines”, è frutto della collaborazione di FAO, IZSLT, Apimondia e CAAS.

Sarà presentato al pubblico il 29 ottobre pv.

Il ragno violino, timido e pauroso… a volte pericoloso!!

Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è un ragno appartenente alla famiglia dei Sicaridi.

Frequentemente le cronache  riportano casi di persone “deturpate” dal suo morso. Negli ultimi anni a Roma si è scatenata una vera psicosi che ha generato un “epidemia” di presunte vittime.

In molti si sono infatti rivolti al nostro laboratorio di Parassitologia ed Entomologia per l’identificazione di campioni consegnati come sospetti ragni violino ma nella maggioranza dei casi sono risultati essere ragni del tutto innocui.

Il numero accertato di persone morse dal ragno violino in Italia è molto basso e ultimamente non si è registrato un aumento dei casi. Questo ragno appartiene ad una specie estremamente schiva (gli americani lo chiamano “ragno eremita”) e assolutamente non aggressiva, che preferisce fuggire e nascondersi in un anfratto buio, nelle scarpe e nei cassetti piuttosto che attaccare e mordere. Il suo morso può provocare, come la puntura di altri insetti, irritazioni e arrossamento della pelle, gonfiore, eritemi, bruciore e formicolio ma può arrivare ad avere conseguenze cliniche più importanti come le lesioni necrotiche per le quali è così tristemente famoso.

Per poter proliferare il ragno violino ha bisogno di due condizioni fondamentali, abbondanza di prede (es. scarafaggi e pesciolini d’argento) e presenza di luoghi bui e poco frequentati in cui stare tranquillo, perché non ama la luce e la confusione. Vive rintanato in sgabuzzini, soffitte, cantine, legnaie, locali di servizio e l’appartamento di città non rappresenta il suo habitat ideale.

Purtroppo, se trova un ambiente a lui favorevole è piuttosto difficile debellarlo e si è a volte costretti ad accettare questa indesiderata convivenza.

Una scheda con notizie sulla biologia e la pericolosità del ragno violino è consultabile al seguente link. (scheda identificazione insetti)

 

Webinar “Sostenibilità ed economia circolare: il paradigma degli insetti” – IZS Lazio e Toscana, 16 giugno – La presentazione

Nell’ambito del ciclo di webinar della serie “Focus sulla conoscenza” organizzati dall’IZS Lazio e Toscana, il 16 giugno si è tenuto l’incontro

Sostenibilità ed economia circolare: il paradigma degli insetti

relatrice la Dott.ssa Erminia Sezzi, biologa  della dell’UOT Lazio Nord dell’IZS Lazio e Toscana, referente per le attività sul tema della sostenibilità ambientale ed economia circolare nei sistemi zootecnici.

Presentazione

In sintesi

Sviluppo sostenibile ed economia circolare sembrano essere le parole chiave anche per il futuro della zootecnia, in tale ottica verrà presentato il modello di allevamento degli insetti per food e feed quale esempio di filiera virtuosa mettendo in luce sia le  potenzialità che lo stato dell’arte secondo la normativa vigente

 

 

Ciclo seminari Focus sulla conoscenza I semestre

Con il seminario del 16 giugno siè concluso il l primo semestre dell’iniziativa “Ciclo di seminari – Focus sulla conoscenza”, nell’ambito del quale sono stati trattato temi e argomenti di attualità  nelle aree della sicurezza alimentare, della sanità e benessere animale, della diagnostica di laboratorio.
Le presentazioni al momento disponibili sono scaricabili tramite il link.

 

Nuovi alimenti: l’EFSA esprime il primo parere completo su un prodotto derivato da insetti

Le valutazioni dell’ EFSA in termini di sicurezza sono una tappa cruciale per la regolamentazione dei nuovi alimenti, la sua consulenza scientifica affianca il lavoro degli enti europei e nazionali nel complesso processo di autorizzazione di questi prodotti nel mercato europeo.

Definizione “nuovo alimento” (fonte EFSA)

Secondo le normative UE è considerato un “nuovo alimento” qualsiasi alimento che non sia stato consumato “in modo significativo” prima del maggio 1997; la categoria comprende alimenti da nuove fonti , da nuove sostanze utilizzate nei prodotti alimentari, nonché nuovi modi e tecnologie per la produzione di essi.

L’aumento della globalizzazione, la diversità etnica e la ricerca di nuove fonti di nutrienti sono i fattori chiave.

L’uso degli insetti per la produzione di food and feed sembra essere potenzialmente promettente. In 113 paesi tra Asia, Australia, Africa e centro e sud America sono due miliardi le persone che fanno regolarmente uso di insetti. Circa 2.000 specie di insetti vengono utilizzate per l’alimentazione umana, per lo più appartenenti agli ordini Coleoptera, Lepidoptera (farfalle), Hymenoptera (api, vespe, formiche, ecc.) e Orthoptera (grilli e cavallette).

L’utilizzo di insetti nei cibi suscita grande interesse da parte del pubblico e dei media, le valutazioni scientifiche dell’EFSA sono quindi fondamentali per la Politica che deve stabilire se autorizzare o meno tali prodotti prima della loro immissione sul mercato dell’UE.

 

Insetti commestibili

Ermolaos Ververis, chimico ed esperto EFSA in scienza degli alimenti che ha coordinato l’elaborazione del primo parere adottato su insetti usati come nuovi alimenti, ha evidenziato una serie di considerazioni relative a:

  • la complessità dell’insetto con conseguente difficile caratterizzazione del prodotto alimentare da esso derivato;
  • l’importanza di comprenderne la microbiologia, soprattutto alla luce del fatto che l’insetto viene consumato intero;
  • L’elevato contenuto proteico delle formule alimentari a base di insetti e conseguente possibile nesso con reazioni allergiche;
  • La grande variabilità della qualità e disponibilità dei dati dovuta anche alla diversità tra una specie di insetto e l’altra.

 

Il fattore “disgusto”

Al di là degli aspetti scientifici e di sicurezza alimentare nei paesi occidentali l’ostacolo principale al consumo umano degli insetti è l’accettazione da parte del consumatore di un cibo tradizionalmente considerato ripugnante. Giovanni Sogari, ricercatore in ambito sociale e consumeristico all’Università di Parma, ha commentato: “Ci sono ragioni derivanti dalle nostre esperienze sociali e culturali, il cosiddetto ‘fattore disgusto’, che rendono il pensiero di mangiare insetti repellente per molti Europei. Con il tempo e l’esposizione tali atteggiamenti potranno mutare”.

 

I vantaggi ambientali ed economici

“Ci sono chiari vantaggi ambientali ed economici nel sostituire le fonti tradizionali di proteine animali con quelle che richiedono meno mangime, producono meno rifiuti e provocano meno emissioni di gas serra. L’abbassamento di costi e prezzi potrebbe migliorare la disponibilità di alimenti, mentre la nuova domanda creerà nuove opportunità economiche, che potrebbero però interferire con i settori esistenti”. Questo quanto dichiarato da Mario Mazzocchi, esperto di statistica economica e docente presso l’Università di Bologna.

 

Conclusioni

I consumatori, a seguito delle verifiche puntuali sulla sicurezza di ciò che mangiano, potranno sempre scegliere con fiducia gli alimenti di cui cibarsi. Gli scienziati EFSA infatti proseguiranno a valutare i nuovi alimenti e i responsabili delle decisioni a Bruxelles e nelle capitali nazionali decideranno sull’autorizzazione a immetterli nel mercato dell’UE

Fonte : EFSA : Nuovi alimenti: valutazione degli insetti 

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