Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri
Influenza equina

Influenza equina: focolai in Europa

Dall’inizio del 2019 sono aumentate le segnalazione di focolai confermati in Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda,  con la sospensione di manifestazioni equestri in alcuni di questi Paesi.

L’ INFLUENZA EQUINA

L’Influenza Equina (IE) è una malattia respiratoria virale altamente contagiosa notificabile per l’OIE, che colpisce in particolare i cavalli ma può interessare anche asini, muli e zebre.
Un’epidemia di IE può avere un serio impatto sull’industria del cavallo.
L’IE non è considerata una malattia trasmissibile all’uomo.

Agente eziologico

Il virus dell’influenza equina è distinto da quello dell’Influenza umana e dell’Influenza aviaria, seppur presenti molte analogie con quest’ultimi.
L’IE è causata da due sottotipi: H3N8 e H7N7 e all’interno dei quali esistono numerose varianti. Dal 1979 l’unico sottotipo circolante è H3N8.

Trasmissione e diffusione

L’IE è molto contagiosa. Si sottolinea che gli animali possono eliminare il virus prima di presentare sintomi clinici.
Si diffonde principalmente tramite contatto diretto con un animale infetto (tosse, espettorato) ma non è da escludere la trasmissione tramite attrezzature, strumenti, vestiti, alimenti e acqua.
Si stima che il virus possa essere trasportato dalle correnti d’aria anche per alcuni chilometri.

Una volta introdotta, la malattia può determinare gravi epidemie anche a causa del breve tempo di incubazione di uno – tre giorni.
L’alta densità animale e il trasporto di cavalli favoriscono la rapida diffusione dell’IE.

La malattia è considerata endemica in molti paesi ed è presente in tutto il mondo. I soli paesi indenni sono Islanda e Nuova Zelanda.
Nel 2017 molti focolai sono stati riportati in Irlanda, UK, USA, Cina e Giappone. Nel 2018 e 2019, le agenzie di sanità veterinaria riportano focolai (29) in UK, mentre numerosi siti di enti del mondo equestre descrivono dei focolai anche in Irlanda, Francia, Belgio e Germania.

I ceppi ritenuti responsabili dei recenti focolai sono H3N8 Florida clade 1 e 2. Clade 1 è rappresentato dai ceppi A/eq/South Africa/04/2003 e A/eq/Ohio/2003. Clade 2 è rappresentato dal ceppo A/eq/Richmond/1/2007.
Ai fini di una vaccinazione efficace, i vaccini devono contenere ceppi virali appartenenti sia al Florida clade 1 che al clade 2.

Sintomatologia

In animali completamente suscettibili, giovani, non vaccinati e non venuti precedentemente a contatto con virus di campo, la sintomatologia può essere imponente.
I sintomi più comuni sono rappresentati da febbre, tosse secca e scolo nasale. Depressione, inappetenza, debolezza, dolorabilità muscolare sono frequentemente osservate.

La sintomatologia di solito dura pochi giorni; la maggior parte degli animali guarisce completamente in due settimane. Tuttavia, possono instaurarsi delle complicazioni dovute a infezioni secondarie soprattutto a livello polmonare, che esitano in polmoniti e debilitazione generale, causa di un cattivo stato di salute perdurante per mesi.
L’IE è raramente fatale, ma complicazioni e gravi polmoniti possono portare a morte gli animali infetti, specialmente i puledri.

Diagnosi

La sintomatologia e la situazione epidemiologica sono degli ottimi indicatori, ma la diagnosi di laboratorio è essenziale per confermare l’identità del virus al fine di valutare l’omologia con i ceppi vaccinali in uso.
I campioni da prelevare sono tamponi nasali per la ricerca diretta del virus tramite PCR e sangue (doppio prelievo a distanza di due/tre settimane) per la ricerca degli anticorpi ed una valutazione di una sieroconversione tramite la prova di inibizione dell’emoagglutinazione.
Per ulteriori informazioni sulle modalità di prelievo e trasporto dei campioni si può contattare il Centro di Referenza Nazionale delle Malattie degli Equini (0679099353, virologia@izslt.it).

Prevenzione e controllo

La vaccinazione insieme alle misure di biosicurezza sono degli strumenti indispensabili ed ampiamente utilizzati in moltii paesi.
A causa della variabilità dei ceppi virali circolanti e della difficoltà di produrre vaccini in tempi brevi, la vaccinazione può non risultare efficace a prevenire l’infezione. Tuttavia, in questi casi, riduce i tempi di eliminazione del virus, la gravità dei sintomi clinici e dei tempi di recupero.

La copertura di un animale vaccinato è assicurata dall’esecuzione regolare come prescritto dalle indicazioni del foglietto illustrativo e dall’utilizzo di ceppi vaccinali omologhi con quelli responsabili dell’epidemia. Un pannello di esperti OIE stila annualmente una lista dei ceppi utili da inserire nei vaccini (bibliografia).

In caso di notifica di focolai, gli sforzi per prevenire nuovi casi devono essere indirizzati alla stretta osservanza delle misure di biosicurezza e buone pratiche di allevamento, con particolare riguardo all’isolamento degli infetti e al controllo delle movimentazioni. Inoltre pulizia e disinfezione sono le misure da applicare rigorosamente.
Nell’ambiente esterno il virus è facilmente inattivato dai comuni disinfettanti.

L’ Animal Health Trust raccomanda 5 azioni chiave:

  1. Vaccinare – effettuare vaccinazioni complete ed effettuare un richiamo entro 6 mesi dall’ultima dose
  2. Isolare – la biosicurezza è fondamentale in maneggio/allevamento/ippodromo. Isolare i cavalli da introdurre (quarantena), tenere la massima pulizia, disinfettare locali ed attrezzature, isolare i casi sospetti
  3. Investigare – se il proprio cavallo deve partecipare ad un evento sportivo, assicurarsi che l’ente organizzatore attui tutte le necessarie politiche di biosicurezza. In caso di dubbio, non partecipare all’evento
  4. Comunicare – veterinari liberi professionisti e proprietari devono comunicare la presenza di malattia in modo da ridurre al minimo il rischio di diffusione della malattia sia all’interno del maneggio/allevamento/ippodromo sia alle altre strutture
  5. Mitigare il rischio – Non movimentare cavalli da maneggi/allevamenti/ippodromi in cui altri cavalli mostrino sintomi respiratori. Non partecipare a eventi sportivi (concorsi, corse) se non con animali perfettamente vaccinati secondo i ceppi circolanti e sottoposti ad un corretto uso delle vaccinazioni secondo quanto previsto dal foglietto illustrativo.

Link utili e bibliografia

http://www.oie.int/fileadmin/Home/eng/Health_standards/tahm/2.05.07_EQ_INF.pdf

http://www.oie.int/index.php?id=169&L=0&htmfile=chapitre_eiv.htm

http://www.oie.int/en/scientific-expertise/specific-information-and-recommendations/equine-influenza/

https://www.aht.org.uk/news/statement-on-equine-influenza-outbreaks-in-vaccinated-horses

https://inside.fei.org/system/files/Equine%20Influenza%20Outbreaks%20-%20QA%20-%20final_0.pdf

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