Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Malattia da graffio del gatto o CSD

Alcune malattie degli animali domestici rappresentano un rischio per la salute umana.
Le patologie che i nostri compagni a quattro zampe possono trasmetterci vengono indicate con il termine “zoonosi”. La malattia da graffio del gatto o C.S.D. è una zoonosi.

Che cos’è la Malattia da graffio del gatto?
La “malattia da graffio del gatto”, il cui acronimo CSD deriva dall’espressione inglese “Cat scratch desease”, è una zoonosi emergente segnalata per la prima volta nell’uomo, nel 1931.
Sebbene tale patologia sia conosciuta da lungo tempo solo di recente è stato possibile identificarne la causa. Grazie all’intensificarsi delle ricerche sull’argomento ed anche ad alcuni progressi nella diagnostica delle malattie infettive oggi sappiamo che la CSD è provocata da piccoli batteri a forma di bastoncino denominati Afipia felis, Bartonella henselae e Bartonella clarridgeiae.Fra questi Bartonella henselae è responsabile di circa il 95% dei casi di CSD.

Come si trasmette all’uomo?
La trasmissione della C.D.S. all’uomo avviene attraverso il graffio o il morso di un gatto il quale solitamente non manifesta alcun sintomo di malattia. E’ stato accertato, infatti, che i nostri amici a quattro zampe sono in grado di albergare Bartonella henselae per parecchi mesi o anni nel sangue in completa assenza di segni clinici. Solo raramente possono presentare un ingrossamento evidente delle ghiandole linfatiche, lesioni cutanee, febbre e malessere generale. I gatti di strada sono stati i più studiati e sembrano molto colpiti dall’infezione. Un ruolo centrale nella diffusione dei batteri all’interno della popolazione felina è svolto dalle pulci (Ctenocephalides felis) che nutrendosi del sangue degli animali, trasmettono i microrganismi dai gatti infetti a quelli sani.
A tale proposito è stato segnalato un caso di trasmissione di Bartonella henselae dalla pulce direttamente all’uomo. Studi recenti, inoltre, hanno dimostrato che Bartonella henselae può infettare i cani, i ruminanti ed i conigli ma il loro ruolo nella possibile trasmissione della malattia all’uomo, seppur dimostrato in alcuni casi, deve ancora essere chiarito. gatto

Quali sono i sintomi della malattia nell’uomo?
I sintomi della CSD compaiono solitamente dopo 1-2 settimane dal graffio o dal morso del gatto e sono caratterizzati dalla comparsa di lesioni cutanee e da aumento di volume dei linfonodi talvolta con presenza di pus. Meno frequentemente, nei soggetti fortemente debilitati, si possono avere forme più gravi con coinvolgimento di vari organi e tessuti. La malattia se tempestivamente diagnosticata e curata ha comunque esito favorevole nella maggioranza dei casi.

Cosa possiamo fare per prevenire il contagio?
Quando i nostri gatti manifestano sintomi di malessere generale o notiamo accarezzandoli la presenza di “rigonfiamenti” sottocutanei è bene effettuare una visita dal veterinario. Nel caso in cui venga diagnosticata un’infezione da Bartonella henselae esiste la possibilità di somministrare una terapia antibiotica adeguata. Sfortunatamente alcuni studi hanno dimostrato che il rischio per l’uomo di contrarre la CSD nelle prime fasi del trattamento, rimane comunque elevato. Di conseguenza è buona norma in queste circostanze evitare il più possibile di essere graffiati o morsi dal proprio animale ed eventualmente proteggersi adeguatamente nel manipolarlo.
In tutti gli altri casi, se possibile, la prevenzione deve mirare ad evitare il contatto fra i nostri gatti ed i felini randagi e ad impedire che i nostri amici a quattro zampe siano infestati da pulci. Esistono a tal proposito dei farmaci efficaci contro questi parassiti.

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