Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Animali d’affezione

Negli ultimi anni, le popolazioni degli animali d’affezione stanno assumendo un’importanza crescente nella Sanità Pubblica.
In questo ambito, l’attività dell’Osservatorio Epidemiologico (OE) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana si sviluppa principalmente in tre filoni: stima delle popolazioni animali e Anagrafe Canina, Leishmaniosi canina e Registro Tumori Animali.

 

  • STIMA DELLE POPOLAZIONI ANIMALI E ANAGRAFE CANINA
  • REGISTRO TUMORI ANIMALI

Comprendere le dimensioni di una popolazione animale in termini di abbondanza, distribuzione spaziale e delle sue caratteristiche demografiche è essenziale per ragioni sanitarie ed economiche: controllo delle malattie animali e delle zoonosi (malattie trasmissibili dagli animali all’uomo), benessere animale, gestione del randagismo, informazioni utili ai veterinari liberi professionisti e all’industria veterinaria.

Cani

Attualmente in Italia l’iscrizione dei cani di proprietà nell’Anagrafe Canina è obbligatoria. L’unico mezzo di identificazione consentito dal 2005 è il microchip. L’anagrafe è gestita a livello regionale. Nel 2011, dopo cinque anni di attivazione del sistema informativo per l’Anagrafe Canina, l’OE ha condotto uno studio per valutare la completezza dei dati inseriti nel sistema in una zona altamente popolata di Roma (ex ASL Roma B) e per stimare la popolazione totale di cani di proprietà con un metodo di cattura-ricattura.

La completezza dei dati dell’Anagrafe Canina nell’area di studio è risultata essere dell’88,9% (95% IC: 85,8-91,9). La stima della popolazione di cani di proprietà è risultata essere di 26244 (95% IC: 24110-28383),  (Preventive Veterinary Medicine, Vol. 113, 1, 146-151; Completeness of the dog registry and estimation of the dog population size in a densely populated area of Rome; Caminiti et al). I risultati dello studio suggeriscono che la gestione dell’Anagrafe Canina sia corretta, ma che ulteriori sforzi sono necessari a renderla completamente attendibile. Seppur minima, esiste una quota di cani nati e non iscritti o non cancellati dopo decesso. Vi sono inoltre evidenze che tale quota aumenta sensibilmente in territori extraurbani. Negli ultimi anni si sono succedute numerose campagne di sensibilizzazione e quindi è ragionevole immaginare che nel prossimo futuro il numero di cani registrati sia sempre più vicino al numero totale dei cani di proprietà.E’ stato poi possibile elaborare e rappresentare, per la prima volta nel Lazio (Fig. 1), la distribuzione spaziale della popolazione canina iscritta in Anagrafe Regionale (GEOVET 2013 – 21/23 August – London).

Fig. 1 – Densità della popolazione canina iscritta in Anagrafe Canina (2012) tramite kernel density.

Gatti

In Italia l’identificazione e la registrazione dei gatti è su base volontaria, pertanto la dimensione della popolazione felina è desunta da indagini dell’industria di settore o da studi ad hoc. Nel 2014 l’OE ha svolto uno studio nella ASL Roma 6 con l’obiettivo di stimare la dimensione della popolazione felina di proprietà, le sue caratteristiche demografiche e i profili dei proprietari di gatti. Dallo studio è emerso che il rapporto uomo/gatto è pari a 6,8 (95% IC: 5,7–7,5), inferiore alle stime precedenti. Anche basando la stima sulla percentuale di famiglie che possiedono almeno un gatto (29,3%), la popolazione studiata risulta essere molto ampia, superiore al dato atteso,  ed è risultato che: – il 67,8% dei gatti interessati dallo studio vivevano in una zona rurale e prevalentemente fuori casa; – il 70,5% erano stati sterilizzati; – la maggior parte dei gatti veniva portata dal veterinario meno di 1 volta l’anno; – le donne risultavano essere proprietarie dei gatti nel 71,6% dei casi.

Lo studio effettuato ha evidenziato che la popolazione felina è distribuita principalmente in aree rurali e vive prevalentemente nell’ambiente esterno. Il rapporto tra animali di proprietà e randagi è quindi un elemento da monitorare nelle future ricerche.

L’indagine ha inoltre rivelato che la popolazione dei felini di proprietà è più grande del previsto e che i fattori sociali ed economici non influenzano significativamente questo dato (Carvelli et al. 2016. A Cross-Sectional Survey to Estimate the Cat Population and Ownership Profiles in a Semirural Area of Central Italy. BioMed Research International, Vol. 2016, Article ID 3796872).

Nei paesi occidentali le principali patologie che colpiscono la popolazione umana e la popolazione animale sono quelle a carattere cronico-degenerativo e tumorale, per le quali fattori legati ad ambiente di vita e di lavoro possono costituire dei fattori di rischio.

La maggior parte dei casi di tumore spontaneo nel cane e nel gatto hanno manifestazioni cliniche e prognosi simili ed equivalente patogenesi dei casi riscontrati in medicina umana. Ad esempio, il carcinoma mammario nel cane e nel gatto è stato studiato come modello per la stadiazione, prognosi e terapia dell’analoga patologia nella donna. La condivisione degli stessi spazi comporta per l’uomo e gli animali d’affezione l’esposizione agli stessi agenti tossici e cancerogeni. Pertanto la valutazione dell’andamento epidemiologico dei tumori negli animali d’affezione è importante sia per la tutela della salute animale, sia per analizzare l’impatto in medicina umana di fattori di rischio oncologico soprattutto di tipo ambientale. In quest’ottica, il registro tumori animali è uno strumento che prevede la raccolta, mappatura, archiviazione, analisi e interpretazione dei dati relativi agli animali affetti da neoplasia.

Il laboratorio di anatomo-istopatologia dell’IZSLT opera da anni nel settore dell’oncologia degli animali d’affezione. Nel tempo si è sviluppata una proficua collaborazione con l’Osservatorio Epidemiologico, che ha accesso ai dati dell’Anagrafe Canina e sta sviluppando linee di ricerca nel campo dell’epidemiologia ambientale.

Le due strutture gestiscono e aggiornano il Registro Tumori Animali (RTA) del Lazio.

Il Report RTA 2009-2022 è disponibile al seguente link: Registro Tumori Animali del Lazio 2009-2022

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