Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Filiera Latte del Lazio: avviata la campagna per rilanciare i consumi di latte nel Lazio.

Nasce ‘La Filiera del Latte Lazio’, per la prima volta Produttori, Trasformatori e Organizzazioni agricole insieme in un accordo con con l’obiettivo di promuovere la filiera regionale del latte e restituire a questo prodotto l’importanza del suo apporto nutrizionale, valorizzare il territorio  e contrastare la campagna di “demonizzazione” di cui il latte è stato vittima.

L’accordo patrocinato dalla Regione Lazio è stato siglato questa mattina, 9 marzo, nella sala Tevere della Regione, da quattro dei più importanti stabilimenti di trasformazione del latte laziale (Centrale del Latte di Roma, Fattoria Latte Sano, Ipa Latte di Nepi, Centrale del Latte di Rieti), dalle principali Cooperative di raccolta, in rappresentanza di 450 aziende agricole, dalle maggiori Organizzazioni professionali agricole regionali (Cia – Agricoltori Italiani Lazio, Coldiretti Lazio, Confagricoltura Lazio) e da Unindustria Lazio, promotore della filiera.

Giornata storica per la Regione Lazio, dichiara l’assessore all’Agricoltura Carlo Hausmann, l’intera filiera produttiva del latte è riunita in un progetto di salvaguardia del valore delle imprese che mira a dare una chiarezza  scientifica alla sicurezza e al valore nutrizionale del latte, da comunicare al consumatore.
Far riconquistare al latte lo spazio di mercato e, contemporaneamente, restituire fiducia ai consumatori attraverso nuovi strumenti di informazione, sono alla base per una corretta educazione alimentare.

Si rafforzerà il legame tra il territorio e il prodotto latte attraverso la creazione della “strada del latte e dei formaggi”. Grazie a questo accordo, inoltre, conclude l’assessore – si arricchisce l’importanza delle fattorie didattiche che potranno proporre ai consumatori non soltanto visite aziendali, ma veri momenti di educazione alla conoscenza del latte e all’importanza della qualità e tracciabilità del prodotto”.

Il progetto di filiera impegna le aziende agricole aderenti al rispetto rigoroso dei requisiti sanitari per la produzione del latte crudo, così come delle norme sul benessere animale.

Il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana, ente di riferimento per i produttori di latte,  traccia un grafico del calo di produzione del latte scesa negli ultimi 10 anni di oltre 100 mila tonnellate l’anno, con una lieve ripresa negli ultimi due anni.
“Il latte – afferma il direttore Ugo Della Marta – è uno dei prodotti alimentari più controllati, l’entrata in vigore delle nuove normative degli ultimi 10 anni hanno aumentato le garanzie di sicurezza,  tutelando anche il rispetto del benessere animale”.
La disinformazione   sulle reali condizioni del benessere degli animali,  è un elemento che senz’altro ha determinato il calo di consumo, insieme a quanto emerso oggi sulle tendenze che lo hanno demonizzato.
La campagna   di comunicazione pensata per divulgare questo  accordo riuscirà   a riportare la cultura del consumo quotidiano del latte, alimento completo nei valori nutrizionali.
L’Istituto supporterà la divulgazione del progetto partecipando alle giornate informative e condividendo i contenuti multimediali anche attraverso il portale istituzionale.

Piattaforma principale al servizio del consumatore sarà il il sito web di nuova attivazione http://www.filieralattelazio.it/
Una guida digitale per scoprire le virtù alimentari del latte fresco e accrescere la familiarità con ogni aspetto della sua lavorazione: dalle mucche che lo producono ai territori.

 



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