Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri

Circolazione del virus Chikungunya nel Lazio

Nel mese di settembre sono stati diagnosticati casi di febbre Chikungunya, inizialmente localizzati ad Anzio, provincia di Roma, poi diffusi in alcuni quartieri della capitale. Si tratta di casi autoctoni, nessuna delle persone colpite dal virus ha soggiornato in paesi tropicali nel periodo di incubazione, 10/15 gg dall’evidenza del virus.

La regione Lazio ha attivato il piano di emergenza sanitario e nelle misure diramate è previsto l’obbligo per i pediatri, medici di famiglia ed ospedali di segnalare ogni caso sospetto alla ASL. L’Istituto Lazzaro Spallanzani è incaricato della conferma diagnostica. 

La situazione è in continua evoluzione e viene costantemente monitorata dalle autorità sanitarie competenti. 

La malattia

 La febbre Chikungunya è provocata da un virus esotico, del genere Alphavirus, endemico in vaste aree dell’Africa e dell’Asia tropicale.

In Italia una precedente epidemia, con 250 casi accertati, iniziò in provincia di Ravenna ad agosto 2007, concludendosi alla fine della stagione vettoriale dopo aver interessato diversi centri della Romagna.

Il virus è trasmesso da uomo a uomo esclusivamente attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes.
Nell’epidemia del 2007 fu possibile dimostrare che il vettore responsabile del contagio era Aedes albopictus, la zanzara tigre, specie diffusa su tutto il territorio nazionale, soprattutto nei centri urbani, molto probabilmente responsabile anche della circolazione del virus attualmente in corso ad Anzio e Roma.

Nell’epidemia di Ravenna l’introduzione del virus era avvenuta tramite l’arrivo di una persona viremica proveniente da un paese endemico per Chikungunya.

Chikungunya è caratterizzata da febbre alta, dolori articolari molto forti e, in una certa percentuale di casi, comparsa di un esantema cutaneo (eruzione cutanea).

Nella maggioranza dei casi la febbre ha decorso benigno, lasciando saltuariamente delle sequele (alterazione che persiste dopo la scomparsa di malattia andata incontro a guarigione) articolari della durata di qualche mese.

L’impegno dell’IZS del Lazio e della Toscana 

Esperti dell’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana, convocati dalla Regione Lazio, hanno partecipato a diverse riunioni del gruppo di lavoro per la gestione delle malattie trasmesse da vettori.  

Gli entomologi del nostro Istituto, in collaborazione con colleghi dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), hanno effettualo sopralluoghi nell’area del comune di Anzio interessata da circolazione virale, per identificare localmente i focolai larvali di zanzara tigre da sottoporre a trattamento insetticida. 
Stesso tipo di intervento è stato effettuato in alcune zone di competenza della ASL Roma2, in prossimità delle abitazioni di casi confermati di febbre Chikungunya. 

L’Osservatorio Epidemiologico dell’Istituto è di supporto alla Regione con il servizio di mappatura dei casi diagnosticati.

Per approfondire:
Epicentro

 

 

 

 



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